Abbiamo già parlato di cos’è una mappa mentale e delle sue differenze con la mappa concettuale, scoprendone le caratteristiche e le opportunità di apprendimento che offre. Ma come farne una al meglio? Quali sono i passaggi da seguire per ottimizzare una mappa mentale, in modo tale da renderla una base solida su cui studiare?

In questo articolo vedremo:
In un articolo dedicato abbiamo snocciolato ogni aspetto riguardante le mappe mentali, ma riassumerne le caratteristiche principali è senz’altro un passaggio utile prima di mettersi all’opera. Vediamo insieme quali sono i punti focali da ripassare:
- le mappe mentali non sono solo formate da parole o concetti, ma vogliono dare una rappresentazione visiva dell’argomento studiato;
- si sviluppa con una struttura a raggiera, partendo da un concetto centrale che serve come punto di partenza per tutti i collegamenti esterni – che non hanno relazioni gerarchiche tra loro;
- la flessibilità nella forma consente alle mappe mentali di comprendere elementi di diverso tipo, che vanno dai contenuti multimediali a brevi parti di testo;
- le mappe mentali cercano dunque di puntare molto sull’intuitività individuale e meno sullo studio mnemonico, consentendo un alto livello di personalizzazione.
Il nucleo fondante delle mappe mentali è la creatività - non a caso venivano utilizzate da grandissimi artisti, uno fra tutti Leonardo Da Vinci. Quando vi comincerete a creare la vostra mappa mentale, ricordatevi dunque che il principale presupposto è la funzionalità della mappa, come la mappa può aiutarvi al meglio nello studio. In parole più semplici, ogni elemento che possa aiutarvi nell’apprendimento può essere utilizzato, sfruttando solo delle indicazioni generali sulla fase di creazione.

Non fatevi ingannare dalla grande libertà di movimento offerta dalle mappe mentali: il loro funzionamento ha delle solide basi scientifiche che poggiano sulle connessioni neuronali che è in grado di compiere il nostro cervello. In particolare, dal punto di vista delle neuroscienze, esse richiamano l’idea secondo cui degli stimoli emotivi vengono più facilmente ricordati rispetto a delle sterili nozioni. Il processo di apprendimento si cuce così su misura del singolo studente, che può trovare il modo più stimolante per imparare e consolidare i concetti - all’insegna della personalizzazione dell’apprendimento.
La prima cosa che dovrete fare nella creazione di una mappa mentale è assicurarvi che sia lo strumento adatto a quello che volete studiare. Questo passaggio, che sembra banale, è in realtà fondamentale se si vuole ottimizzare l’apprendimento dei concetti – soprattutto a fronte del fatto che esistono diversi modi di schematizzare le materie oggetto di studio. Dovrete dunque chiedervi: preferisco utilizzare una mappa mentale o una mappa concettuale?
La vostra scelta verrà dettata dalle differenze tra i due tipi di mappe, che possono essere riassunte brevemente in una tabella:

Queste diverse caratteristiche rispondono ovviamente anche a diverse finalità che vengono perseguite dalle rispettive tipologie di mappe. Da un lato infatti le mappe concettuali sono spesso più indicate per memorizzare contenuti astratti e specifici; dall’altro le mappe mentali vengono solitamente sfruttate per stimolare la creatività e l’apprendimento individualizzato.

Seguiamo insieme tre semplici punti su come fare le mappe mentali:
- Fase di impostazione;
- Fase dei collegamenti;
- Fase di inserimento immagini, simboli e associazioni.
Chi ben comincia… scegliete bene il punto da cui partire! Tutta la vostra mappa mentale sarà impostata sulla base del concetto centrale di riferimento, che deve essere il focus principale di quello che state studiando. Ricordatevi che il perno della vostra mappa mentale può essere sia una parola che un’immagine: qualsiasi cosa vi aiuti a stimolare la vostra memoria fotografica! La fase di impostazione potrebbe essere estremamente banale quando si studia un argomento specifico, ma acquisterà complessità e importanza quando si tratterà ad esempio di preparare presentazioni o percorsi interdisciplinari.
Nelle mappe mentali i collegamenti tra vari concetti vengono chiamati anche “rami”. Una volta che avrete posizionato al centro dello schema l’oggetto di studio principale, potrete lasciarvi guidare dalle associazioni mentali che esso vi suscita per sviluppare la mappa. Muovendovi dal centro verso l’esterno, ogni ramo potrà ulteriormente espandersi con ulteriori ramificazioni: ricordate però che ogni categoria diversa avrà un proprio ramo, sviluppando la famosa struttura radiale.

Nello sviluppare la mappa mentale è inoltre fondamentale cercare di distanziare i vari elementi tra loro, in modo tale che il risultato finale non sia né caotico né dispersivo. L’indicazione più seguita è solitamente di lasciare spazi regolari tra i concetti inseriti, indipendentemente dalla loro importanza, in modo tale che il cervello possa concentrarsi sulla memorizzazione piuttosto che sull’individuazione degli elementi nella mappa.
Le associazioni presenti nella mappa mentale sono frutto del percorso d’apprendimento individuale di ogni studente. Per questo è importante un ampio utilizzo di immagini e simboli, colori e stimoli che possano evidenziare le connessioni tra i vari rami e il concetto centrale. Dal punto di vista visivo, è importante che i concetti più importanti siano più grandi rispetto a quelli periferici: questa tattica consentirà di stratificare il processo di studio, concentrandosi in prima battuta sulle connessioni principali per poi scendere nei dettagli in un secondo momento.
Se è vero che una volta per fare una mappa mentale era necessario armarsi di carta, penna e una buona dose di pazienza, oggi gli strumenti di intelligenza artificiale consentono di sfruttare questo strumento d’apprendimento in modo molto più veloce e intuitivo. Il software di Algor Education, ad esempio, mette a disposizione una struttura a stella preimpostata per creare appunto mappe mentali e aggiungere rami in completa libertà.
Per farlo dovrete seguire pochi semplici passaggi:
- Creare un account gratuito su Algor Education registrandovi tramite mail o accedendo tramite Google;
- Cliccare su “Nuova mappa”;
- Selezionare a destra il secondo comando dall’alto sotto la freccetta e scegliere la configurazione a raggiera o stella;
- Iniziare a creare la mappa mentale aggiungendo nodi e lasciando andare la creatività con immagini, video, audio, link (sono inclusi nel piano Free)!

Utilizzare strumenti digitali per creare mappe mentali offre due vantaggi unici: la possibilità di inserire materiale multimediale di alta qualità e di modificare ogni elemento in qualsiasi momento senza dover stravolgere l’intero lavoro. Algor si spinge però oltre e offre anche due altre funzioni, che potrete sfruttare abbonandovi o utilizzando i crediti interni alla piattaforma:
- Creazione di mappe mentali da zero a partire da un foglio bianco o da un template;
- Creazione di mappe mentali automatiche a partire da testi (Mappa da Testo o da Foto), utile per molti studenti dislessici e con BES in generale, non solo perché solleva dalla necessità della scrittura ma anche perché aiuta ad esplorare un testo prima di passare alla lettura;
- Creazione di mappe mentali automatiche a partire da un argomento (Mappa Rapida), che possono appunto servire come spunto per sviluppare un proprio percorso personalizzato e per studiare gli argomenti in modo più dinamico.
Con il piano Gratuito avete 30 crediti Ai gratis per usare le funzioni automatiche dell'app come la Mappa Rapida o la Mappa da Testo.
