Quando si parla di disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), molto spesso ci sono dei preconcetti e poca conoscenza su cosa si può fare concretamente per rendere l’esperienza educativa davvero inclusiva e alla portata di ogni studente. A partire però dal 2010, con la legge 170, il governo italiano ha messo a disposizione una guida comprensiva di diversi strumenti utili a garantire agli studenti con bisogni specifici lo stesso punto di partenza dei loro pari.
Per fare in modo che ogni alunno possa davvero avere un percorso educativo che lo valorizzi e lo porti al massimo delle sue potenzialità è necessario fare un discorso a tutto tondo, comprendendo elementi che vanno oltre la mera didattica. Infatti, è fondamentale unire le cosiddette misure compensative e dispensative all’accortezza di accogliere e includere l’individualità. Solo grazie a questo mix sarà possibile creare un ambiente classe/educativo davvero positivo, attento alle esigenze di tutti gli individui al suo interno.
Ma da dove partire per affrontare i DSA? Quali sono gli strumenti compensativi e in cosa differiscono da quelli dispensativi? È possibile usare Algor Education per migliorare l’esperienza didattica di dislessici, disortografici, disgrafici e discalculici? Scopriamolo insieme!
In questo articolo vedremo:
Prima di capire cosa sono nello specifico gli strumenti compensativi e le misure dispensative, bisogna fare un passo indietro e analizzare quali sono le necessità di uno studente con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA). Nel momento in cui viene diagnosticata una tra dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia, infatti, è necessario essere in grado di garantire all’alunno la possibilità di arrivare allo stesso livello dei suoi pari.

I DSA – come sottolineato dall’art. 1 della legge n. 170/2010 – costituiscono vere e proprie limitazioni a molte attività della vita quotidiana, motivo per cui c’è bisogno di adottare una serie di misure per alleviarle se non annullarle del tutto. Secondo il corrente ordinamento italiano, infatti, ogni studente ha diritto ad essere autonomo nel processo di apprendimento, nonché di essere valorizzato nelle proprie specificità. D’altronde questa linea si inserisce anche nella scia della nostra Costituzione, che cita spesso l’individualità e lo sviluppo personale dei singoli.
Proprio in questo quadro si inseriscono le finalità degli strumenti compensativi e delle misure dispensative. Come vedremo in seguito, infatti, essi sono semplicemente le modalità messe a disposizione dagli educatori agli studenti che necessitano di una didattica personalizzata, al fine di valorizzarne i punti di forza.
Nel mondo dei DSA, molto spesso delle false credenze accompagnano come uno spettro sia gli studenti che gli adulti di riferimento – siano essi i genitori o gli insegnanti. È importante ricordarsi che non si stanno fornendo dei vantaggi allo studente, né tantomeno delle agevolazioni che possono “favorirlo” rispetto ai suoi pari. Gli insegnanti hanno il compito di far comprendere questo punto anche agli altri studenti, affinché vengano evitate delle situazioni di contrasto o disagio nell’ambiente classe.
Ovviamente solo qualora la famiglia lo autorizzi, infatti, è altamente consigliato parlare apertamente in classe degli strumenti compensativi adottati per uno o più studenti. In questo modo tutti gli alunni saranno in grado di accogliere un trattamento che può essere altrimenti percepito come “preferenziale”. Per spiegarlo in modo semplice, potrete usare un parallelismo molto immediato:
Gli strumenti compensativi sono per gli studenti con DSA quello che gli occhiali sono per una persona miope.

Dopo questa premessa, è abbastanza intuitivo che gli strumenti compensativi siano tutte quelle misure messe in atto per aiutare attivamente lo studente con DSA, individualizzando così la didattica e costruendo un percorso didattico davvero inclusivo. L’obiettivo non è mai quello di “guarire” o “correggere” l’alunno, ma piuttosto quello di ottimizzare il suo studio in modo che gli ostacoli da lui indipendenti possano essere abbattuti.
In base al DSA in questione, ci sono diversi strumenti compensativi che possono essere adottati. Sempre seguendo le necessità individuali dell’alunno, potrete decidere di adottare quelli più adatti tra i seguenti.
Strumenti compensativi per i calcoli e le operazioni matematiche:
- Linee dei numeri;
- Formulari e/o tabelle;
- Tavole pitagoriche;
- Calcolatrici, eventualmente anche vocalizzate;
- Griglie di guida per le operazioni in colonna;
- Fogli di calcolo – come Excel.
Strumenti compensativi per la lettura:
- Una guida fisica di isolamento della riga da leggere (per non perdere il punto);
- Software per mappe concettuali online o sintesi vocale, come Algor Education;
- Schemi fatti con l’aiuto di un educatore;
- Una maggiore spaziatura del testo;
- Caratteri più grandi e in stampatello maiuscolo;
- Dizionari di lingua.
Strumenti compensativi per la scrittura:
- Registratori che sollevino dall’attività di prendere appunti;
- Programmi di videoscrittura o audio-scrittura;
- Programmi di correzione ortografica automatica;
- Penne intelligenti in grado di tradurre o riconoscere un testo.
Senza pregiudizi e senza paura di sbagliare, questi strumenti possono essere utilizzati anche solo per periodi ristretti di tempo o alternativamente ad altre misure. Essendo infatti ogni studente diverso, è importante valorizzarne l’individualità e fornirgli qualcosa che gli sia davvero utile. Non aspettatevi che ogni strumento possa essere universalmente valido e non abbiate paura di sperimentare!
Seguendo questa logica, non dovrete mai cercare di forzare lo studente con una misura compensativa a lui inadatta. Se dunque non ci sono miglioramenti nei risultati o l’alunno manifesta di non trarre vantaggio da uno specifico accorgimento, non abbiate paura a modificare la strategia cucendola addosso alle sue necessità educative specifiche.
Per motivi formativi sarà molto importante preparare l’alunno con DSA all’utilizzo degli strumenti compensativi, cercando di avvicinarlo alla propria individualità senza vergognarsene o respingerla. Per un percorso educativo davvero formativo, l’alunno dovrà essere accompagnato nel processo di conoscenza di sé, sperimentando i propri canali di apprendimento per renderli davvero funzionali all’apprendimento.
Le misure dispensative si collocano accanto a quelle compensative, ma assumono un senso per così dire “negativo”, di sottrazione. Infatti, al posto di fornire degli strumenti aggiuntivi, esse sono pensate per sollevare gli studenti da specifici compiti che potrebbero essere troppo complessi da portare a termine per loro. Rientrano in questa categoria tre tipologie di strumenti:
- Quelli che esentano l’alunno da alcune attività – come l’esecuzione dei calcoli a mente per un discalculico;
- Quelli che prevedono un maggior tempo a disposizione per completare le verifiche;
- Quelli che forniscono materiale diverso, pensato appositamente per l’alunno in questione.
L’obiettivo delle misure dispensative è quello di costruire l’esperienza didattica e di verifica a misura sullo studente con DSA, permettendogli così di raggiungere sempre autonomamente gli obiettivi prefissati. In altre parole, mentre gli strumenti compensativi ottimizzano il processo di apprendimento, quelli dispensativi garantiscono che la valutazione sia equa e tenga conto delle difficoltà dei singoli.
Nato esattamente con un occhio di riguardo nei confronti degli studenti con DSA, il progetto Algor Education mette a disposizione una nutrita serie di strumenti che possono essere usati per compensare il processo di apprendimento. In particolare, gli strumenti messi a disposizione dalla nostra app possono essere utili per persone dislessiche, perché facilitano in modo significativo la lettura.
Ciò non esclude ovviamente che anche per tutti gli altri studenti, che possono beneficiare delle molteplici funzionalità della piattaforma:
- La creazione interattiva di mappe concettuali a partire da un testo digitale;
- La sintesi vocale e font per la dislessia, importanti per ascoltare la mappa creata senza aver bisogno di leggerla autonomamente;
- Un’interfaccia davvero inclusiva, pensata per essere intuitiva e semplicemente utilizzabile da tutti gli utenti;
- La condivisione simultanea delle mappe, che può permettere di confrontarsi in diretta sia con i propri compagni che con gli insegnanti nella creazione degli schemi.

Essendo le possibilità offerte dalla nostra piattaforma molteplici, vi invitiamo a sperimentarle e cercare di farle vostre in modo tale da comprendere come presentarle al meglio ai vostri studenti o figli con DSA. In altre parole, non abbiate paura di buttarvi e sfruttate le occasioni di compensazione disponibili, arrivando a raggiungere un percorso educativo molto più completo e organico.
Articolo di Nina Komadina, content creator.