Tesina di terza media su “La pallavolo”
Nina Komadina
29/3/2023

Tesina su “La Pallavolo”
Soprattutto dopo le ultime vittorie delle nazionali italiane, la pallavolo sta acquisendo sempre più pubblico e popolarità. Questo sport, in cui la nostra nazionale è tradizionalmente tra le migliori al mondo, si sta riprendendo le luci dei riflettori, ricreando una cultura della disciplina che va oltre il semplice gioco. Potrebbe essere importante dedicare alla pallavolo una tesina di terza media, collegando le varie discipline scolastiche.
I collegamenti possibili, che analizzeremo di seguito, potrebbero essere:
Storia: la nascita della pallavolo
Il punto di partenza ideale per parlare della pallavolo in una tesina di terza media è certamente la sua storia. Pur vantando diversi antenati sin da tempi molti antichi, la data di nascita canonicamente riconosciuta di questo sport è il 1895, negli Stati Uniti. Inizialmente concepita per essere fisicamente poco impegnativa, ha nel tempo raggiunto livelli di competitività estremamente elevati, con gli atleti contemporanei che sono veri e propri professionisti al pari di molti altri sportivi.
Il periodo in cui nacque la pallavolo era, dal punto di vista internazionale, estremamente complesso. In un mondo in transizione e costantemente in avanzamento tecnologico, il sistema globale si basava sul bilanciamento della potenza dei diversi Stati – come tipicamente succede quando non ci sono Paesi nettamente superiori ad altri.

In un mondo quasi “sospeso”, in cui le monarchie europee sembravano ancora in ottima salute, la pallavolo arrivò in Europa solo dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Questo contagio sportivo può in realtà essere interpretato come un’allegoria dei processi storici che stavano prendendo piede: gli USA, in aperta Guerra Fredda con l’allora Unione Sovietica, iniziarono a legarsi sempre di più all’Europa, che ne assunse molti aspetti anche culturali.
Inglese: il sistema sportivo negli USA
Il sistema sportivo da cui arriva la pallavolo è però molto diverso da quello che conosciamo in Europa. Innanzitutto, viste le ampie distanze che vanno coperte per le gare in trasferta, i campionati statunitensi dei maggiori sport sono suddivisi in due aree geografiche: la East Conference e la West Conference. Al termine della Regular Season, la stagione regolare, le migliori squadre dei due campionati si sfidano in un torneo ad eliminazione diretta, eleggendo il campione assoluto.

Inoltre, il sistema della pallavolo giovanile degli USA è molto significativo poiché ci fa comprendere anche una parte del sistema scolastico e culturale a stelle e strisce. I giovani atleti che vogliono avere un futuro professionistico vengono solitamente inseriti nelle squadre dei college, che giocano un campionato a sé stante raggiungendo livelli anche estremamente alti. La competitività è tanto alta che le università, solitamente private, offrono borse di studio piuttosto significative ai migliori pallavolisti, cercando di aggiudicarsene le prestazioni - esattamente come accade nel mondo professionistico.
Educazione fisica: le regole della pallavolo
Ma facciamo un passo indietro: come funziona la pallavolo? Sul rettangolo di gioco si sfidano due squadre da sei giocatori. Lo scopo principale dello sport è riuscire a far cadere la palla da gioco sul suolo del campo avversario, della grandezza di 9x9 metri. Per questo, quando si manda il pallone al di fuori del quadrato o lo si fa cadere dal proprio lato della rete, il punto viene assegnato all’altra squadra.

Dopo aver messo la palla in gioco con la battuta, ogni squadra ha a disposizione tre tocchi per rimandarla dall’altra parte della rete. Nella pallavolo moderna, estremamente tattica oltre che fisica, c’è una chiara divisione dei ruoli dei giocatori in modo tale da massimizzare le possibilità sia di difesa che di attacco:
- Libero: ruolo introdotto solo alla fine degli anni ’90, tendenzialmente non attacca mai ma ha un ruolo fondamentale di difesa. Come si può notare guardando una qualsiasi partita, i liberi hanno una maglia diversa perché anche le regole che seguono si distaccano da quelle dei compagni di squadra;
- Palleggiatore: al contrario del libero, il palleggiatore non ricopre quasi mai un ruolo di difesa. A questa figura spettano solitamente tutti i secondi tocchi, perché ha il compito di impostare il gioco e scegliere quale schema mettere in atto come piano di attacco;
- Ruoli d’attacco: sono gli schiacciatori e gli opposti, che hanno spesso una grande prestanza fisica perché sono incaricati dell’attacco del campo avversario. La differenza tra queste due posizioni è che gli schiacciatori ricoprono con più frequenza ruoli difensivi (come quello di muro);
- Centrali: i centrali ricoprono come unico ruolo difensivo quello a muro, ma non ricevono. Sono solitamente i giocatori più alti della squadra e possono sporadicamente attaccare, sfruttando “l'effetto sorpresa” degli schemi più rapidi.
Scienze: il moto parabolico
Un concetto scientifico fondamentale per comprendere la pallavolo è quello del moto parabolico – solitamente studiato per quanto riguarda i proiettili. Esso viene definito come:
“Il moto di un corpo che, partendo con una velocità iniziale e un certo angolo, percorre una traiettoria parabolica sotto l’azione della sola accelerazione di gravità” (Youmath.it)
Lo studio di questo tipo di moto richiede l’utilizzo di un piano cartesiano in cui identificare le coordinate sia del corpo, sia della traiettoria che esso percorre grazie alla spinta iniziale e alla forza di gravità. Le formule che vengono utilizzate sono soprattutto utili per descrivere i movimenti di bagher e battuta (dal basso), mentre le schiacciate tendono ad essere molto più dirette e a tracciare traiettorie rette piuttosto che curve.
Tecnica: il ruolo dell’automazione negli allenamenti
Il moto del pallone non è l’unica occasione in cui la scienza si mette a disposizione della pallavolo. L’applicazione di formule e teoremi al progresso tecnologico ha portato all’utilizzo dell’automazione robotica all’interno dello sport, non solo come aiuto in campo al lavoro degli arbitri, ma anche in fase di allenamento degli atleti.

Come tutti gli sportivi sanno, per raggiungere risultati eccellenti è fondamentale costruire una solida memoria motoria da mettere in campo durante le partite ufficiali. Ad oggi, grazie a strumenti appositamente sviluppati, i palloni possono essere alzati agli attaccanti sempre nello stesso modo per fare in modo che sviluppino la coordinazione ottimale, oppure possono essere scaraventati a grande potenza e velocità indirizzati ai giocatori in difesa, così che si allenino ad alti livelli in ricezione.
Geografia: Turchia, la patria della pallavolo femminile contemporanea
Sia grazie allo sviluppo del gioco che grazie all’utilizzo di moderne tecnologie, una delle patrie moderne della pallavolo è indubbiamente la Turchia, soprattutto per quanto riguarda le divisioni femminili. Ormai ad altissimi livelli da anni, le squadre turche raggiungono almeno le fasi finali di tutte le maggiori competizioni sia per nazionali che per club – come dimostrato dalla Champions di quest’anno.

Questo Stato, particolare perché si trova a cavallo tra Europa e Asia sia geograficamente che culturalmente, è composto da un vasto altopiano interno e da molti bacini acquatici: proprio per questo connubio il clima prevalente è connotato da una piovosità non omogenea, mentre sulle coste si può parlare di un clima mediterraneo. In Turchia si possono trovare coltivazioni di grano e cereali, nonché numerosi allevamenti - solitamente di animali da lana. Nonostante queste specializzazioni agrarie, la maggior parte della popolazione si concentra nelle grandi città, tra cui spiccano Istanbul e la capitale, Ankara, entrambe sopra i 5 milioni e mezzo di abitanti.
Educazione Civica: Paola Egonu, tra pallavolo e uguaglianza
Proprio in Turchia, nella squadra Vakifbank Istanbul, gioca una super eccellenza italiana, l’opposta Paola Egonu. La giocatrice, che tornerà in patria il prossimo anno al Vero Volley Milano, si è distinta non solo come miglior pallavolista in circolazione, ma anche come esempio di rispetto e attivismo per i diritti civili. Nonostante gli attacchi razzisti e omofobi, infatti, Egonu non ha mai avuto timore di esporsi e battersi per una società più inclusiva e basata sul rispetto delle diversità, oltre ad essere tra le più corrette giocatrici anche sul rettangolo di gioco.
Musica: la novità della Soundtrack Volley
Rifacendo il giro e tornando in Italia, altro luogo d’eccellenza pallavolistica a livello mondiale, troviamo un fenomeno musicale legato alla pallavolo molto interessante da studiare. In un processo che, anche grazie alla globalizzazione, ha sempre di più avvicinato gli sport al mondo dell’intrattenimento, la Serie A ha rilasciato la propria playlist ufficiale a gennaio 2023.

Questa decisione ci parla di tre fenomeni molto interessanti:
- La spettacolarizzazione del mondo sportivo, soprattutto nelle discipline giocate indoor (come hockey su ghiaccio, pallavolo e pallacanestro);
- L’ideazione di una vera e propria colonna sonora ad hoc per accompagnare le partite di pallavolo;
- Il mondo dell’industria musicale moderna, sempre più improntata sugli introiti derivanti dai diritti d’autore.
La composizione di brani finalizzati ad accompagnare ogni fase del tifo, dall’entrata in campo dei titolari fino all’accompagnamento dei contenuti pubblicati sui social network, è stata affidata al direttore artistico Marco Caronna. L’autore ha dichiarato che questa sfida, sicuramente impegnativa, ha avuto anche una portata artistica inedita: la ricerca della trasposizione in musica dei movimenti della pallavolo, della sua armonia e della sua potenza, per richiamare gli aspetti più esaltanti.
Arte: il futurismo, arte del moto
Ma la musica non è l’unico reame artistico in cui il moto ricopre un ruolo fondamentale. Esattamente come Caronna sta cercando di fare con la pallavolo di massimo livello, il futurismo italiano si è sviluppato artisticamente sul concetto di rappresentazione del movimento e della potenza. Nato nel XX secolo come esaltazione dell’aggressività e della modernità, dal punto di vista pittorico fu caratterizzato da uno stile molto dinamico che cercava di ridefinire il concetto di spazio.

In realtà all’interno dello stesso futurismo si possono trovare moltissime correnti, tra le quali il divisionismo, che riuscì a rappresentare visivamente, con particolare efficacia, i concetti di contemporaneità e tempo all’interno delle opere. Tramite tratti istintuali molto fini e ravvicinati – ma non sovrapposti – questa forma di espressione garantì di esaltare i contrasti, la saturazione del colore e la fusione degli oggetti rappresentati – mai racchiusi da contorni definiti.

Faq