Una delle materie più ostiche per uno studente con Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) è, senza ombra di dubbio, la lingua inglese.
In questo articolo ti spiegherò il perché e ti fornirò qualche dritta da proporre a tuo figlio durante lo svolgimento dei compiti. Troverai anche un modello di mappa concettuale che potrai proporre in una delle richieste più ostiche per uno studente con DSA: lo svolgimento degli esercizi grammaticali in cui bisogna scegliere tra due tempi verbali.
Arrivo dritta al punto e senza troppi tecnicismi: l’inglese, a differenza della lingua italiana “non si legge come si scrive”. È, infatti, una lingua opaca. Ciò vuol dire che non esiste un’unica corrispondenza tra il segno grafico (grafema) e la sua pronuncia (fonema).
Accade non di rado, infatti, che due parole scritte in modo diverso abbiano la stessa pronuncia, come ad esempio “eight” (otto) e “ate” (passato del verbo mangiare) o che due parole scritte allo stesso modo si leggano in modo diverso, come ad esempio il verbo “read” nella forma base e “read” al passato.
Le difficoltà coprono anche tutti gli altri ambiti della lingua e ci spingono, mentre la studiamo, a confrontarci con: una struttura della frase diversa e ben precisa che cambia a seconda se stiamo facendo una domanda o se stiamo esprimendo una negazione; dei tempi verbali che ci impongono di “osservare il tempo” sotto un aspetto diverso rispetto alla nostra lingua madre e molto altro ancora.
Prova a immaginare cosa voglia dire estendere tutte queste difficoltà a uno studente con un DSA nell’ambito della lettura (e non solo). Te ne mostrerò alcune.
Un bambino dislessico incontra difficoltà nell’associare un segno scritto a un suono. Questo processo, che avviene in modo automatico in un normolettore, richiede più o meno impegno e fatica a uno studente dislessico.
Immagina quindi se gli viene richiesto di leggere (e non solo) in una lingua in cui una lettera può avere diversi suoni e, viceversa, diverse lettere possono avere la stessa pronuncia. Considera, inoltre, che la lettura è un’abilità strumentale: vuol dire cioè che ci serve come base per svolgere delle altre attività.

Superato lo scoglio della lettura, l’altra difficoltà con cui si scontra uno studente con DSA nello studio dell’inglese è la memorizzazione del lessico specifico. Una delle possibili caratteristiche di uno studente con DSA è, infatti, la difficoltà legata alla memoria di lavoro, che può essere paragonata a una sorta di magazzino di smistamento delle informazioni: rimangono solo il tempo necessario che serve per compiere altre operazioni cognitive più complesse.
Ti faccio un esempio: se stai preparando una torta e hai appena letto la prima parte della ricetta per metterti a lavoro, la memoria di lavoro è ciò che ti fa trattenere in mente le prime operazioni come: “Versa 250 gr di farina in un contenitore, aggiungi 200 ml di latte e mescola energicamente”, da quando le leggi a quando le esegui concretamente.
Oppure se chiedi indicazioni stradali a qualcuno e devi trattenere in mente cose come: “Prendi la seconda a destra, alla fine alla via c’è un sottopassaggio. Tieni la sinistra e alla prima uscita svolta subito a destra.”
Se avessi difficoltà nella memoria di lavoro, probabilmente ti perderesti alla seconda indicazione. Immagina, quindi, uno studente che ha una memoria di lavoro fragile e deve prendere appunti e memorizzare diverse informazioni. La memorizzazione di una parola, in particolare, richiede tante informazioni da immagazzinare. Prendiamo ad esempio “play” (giocare). Devo memorizzare il significato, come è scritta, il fatto che sia un verbo ecc.
Le strutture grammaticali sono concetti astratti e in quanto tali, sono difficili da apprendere per uno studente con DSA che necessita di vedere le cose su un piano più pratico. Uno degli ostacoli maggiori è rappresentato dallo studio e dall’utilizzo dei verbi, ma alla fine di questo articolo ti proporrò una strategia specifica su questo, da proporre a tuo figlio.
Premessa importante: tutti i suggerimenti che troverai di seguito, sono accorgimenti che andranno bene per molti studenti con DSA, ma non per tutti. La prima buona pratica da mettere in atto è infatti capire che ogni studente con DSA ha delle caratteristiche specifiche che lo rendono diverso e unico rispetto a qualunque altro studente con DSA.
Proporre strumenti e strategie non adatte potrebbe ostacolare maggiormente il processo di apprendimento e minare ancor di più la loro autostima (già fragile). Quindi, il primo consiglio che ti do è quello di chiederti: “Conosco abbastanza bene il modo di apprendere di mio figlio”? Se sei incerto o incerta contatta un professionista che possa supportarti in questo.
Quando tuo figlio deve fare uno o più compiti per casa, non limitarti al fargli semplicemente svolgere un esercizio in modo meccanico, ma contestualizzalo facendolo riflettere sulla struttura dell'unità di apprendimento che sta svolgendo. Questa in genere parte da un tema (usato come filo conduttore) per proporre strutture grammaticali, lessico specifico, funzioni comunicative (es. come chiedere informazioni in stazione, come parlare della propria routine quotidiana ecc.).
Ogni volta che inizia un’unità nuova quindi, guidalo a fare una check list ben visibile su un supporto grafico di tutto ciò che dovrà imparare, partendo dall’indice. Va bene anche una mappa concettuale fatta con Algor Education come questa, clicca sul link per modificarla personalmente.
Fare questo lavoro preliminare aiuta moltissimo a predisporre la sua mente per un apprendimento efficace (e più rapido) e lo aiuterà a tenere traccia di tutto quello che ha fatto o che sta facendo ed eviterà spiacevoli dimenticanze.
Per far sì che tuo figlio possa concentrarsi sulla comprensione di ciò che sta leggendo, senza che debba disperdere risorse nel cercare di leggerlo bene, proponigli un sintetizzatore vocale, uno degli strumenti compensativi per DSA. Si tratta di sito o un hardware che converte un testo scritto in parlato.
Sul mercato esistono diverse opzioni, gratuite o a pagamento. Tra le più semplici e funzionali che ho da suggerirti ci sono la sintesi vocale karaoke di Algor Education, disponibile su libri digitali e documenti in diverse lingue, velocità e voci, oppure Natural Reader.
Anche in questo caso ho delle buone pratiche da suggerirti. Proponigli un dizionario digitale ogni volta che incontra una parola che non conosce. WordReference è uno dei migliori dizionari online.
Per l’apprendimento del lessico relativo all’unità, invece, ti suggerisco di segmentare la lista delle parole da imparare, in modo che possa impararne 5-6 alla volta. Evita che faccia le “secchiate” pochi giorni prima della verifica, non servirebbe a nulla. Lavorate, quindi, su una parola alla volta ascoltando la pronuncia con una dizionario online. Fagliela poi riscrivere soffermandoti sull’ortografia. Potrebbe essere una buona idea colorare o caratterizzare graficamente le lettere più difficoltose per lui: quelle che dimentica, quelle che non si pronunciano oppure quelle su cui cade l’accento. Fagli scegliere dal web un’immagine da associare a ogni parola: ne faciliterà la memorizzazione.
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Se tuo figlio ha una buona predisposizione per gli strumenti informatici, per fare quanto descritto sopra in modo più rapido, ti suggerisco di usare quizlet, un sito che ti permette di creare delle flashcards. E’ semplice da usare e crea in automatico degli esercizi interattivi per l’apprendimento delle parole inserite.
Un altro importante suggerimento è quello di esporre tuo figlio alla lingua inglese anche al di fuori del contesto scolastico. Non mi riferisco al fargli fare dei corsi, ma semplicemente potresti provare a fargli guardare i suoi cartoni preferiti in inglese e, se te la cavi un po’ con la lingua, potresti riproporre a casa delle parole della quotidianità in inglese. Ti faccio un esempio. Se tuo figlio ti chiede:” Mamma, mi tagli una mela per favore?” , potresti rispondere: “An apple? Of course!”.
Qui, la prima parola d’ordine è…ordine! Sì, l’ho ripetuto proprio per sottolineare l’importanza dell’avere dei raccoglitori fisici o cartelle digitali in cui inserire tutti i mediatori didattici inerenti le strutture grammaticali, man mano che vengono studiate. Detto questo, una buona pratica per memorizzare le strutture grammaticali resta la costruzione di mappe concettuali che riportano la regola e le eccezioni alla regola.
Il modo migliore per farlo è quello di far decidere a tuo figlio un codice colori che utilizzerà per contrassegnare le varie categorie grammaticali (soggetto, ausiliare, verbo etc) e, se sta studiando i verbi, per distinguere la forma affermativa (io ad es propongo il verde), quella negativa (che potrebbe essere in rosso) e la forma interrogativa (che potrebbe essere in blu).
Cosa fare, però, se tuo figlio "conosce la teoria, ma quando deve svolgere un esercizio si perde"? Questo è quanto mi dicono, in genere, molte mamme.
In questo caso tuo figlio potrebbe aver bisogno di una mappa concettuale diversa da quella che riporta il contenuto in sé. Potrebbe aver bisogno di uno schema che indichi come procedere nella riflessione che lo condurrà dalla lettura della consegna a una risposta finale. Si tratta di una mappa procedurale che lo aiuterà a darsi delle autoistruzioni.
Per farti capire di cosa sto parlando, ho realizzato per te una mappa con Algor Education, un’ottima web app per creare mappe concettuali online, su una delle attività più difficili per uno studente: quelle che richiedono di svolgere un esercizio scegliendo tra due o più forme verbali. Per un uso ottimale consiglio di proporla dopo che avrà mappato e studiato singolarmente i tempi verbali che gli servono.

Cliccando qui potrai vederne una che potrai far modificare in base ai verbi studiati.
Online trovi diversi siti che contengono esercizi dinamici e interattivi che danno anche la possibilità di verificare se le risposte sono corrette o meno. Devi solo cercare un argomento specifico all’interno del sito e scegliere uno o più esercizi.
Ti suggerisco qualche sito:
- Word Wall, consigliato per lessico e strutture grammaticali semplici;
- Agenda Web, utile per esercitare la grammatica;
- Learning Apps, utile per grammatica e lessico, ti permette anche di scegliere il livello di partenza;
- Perfect English Grammar, per esercizi di grammatica ad un livello più avanzato.
Spero di averti dato dritte utili e nel frattempo, non mi resta che augurarti un buon lavoro.
Articolo di Anna Costanzino, tutor dell’apprendimento e tutor DSA.