Verso l’esame di terza media!
Il colloquio orale dell'esame di terza media potrebbe partire dalla presentazione di un elaborato multidisciplinare (o tesina).
Per aiutarti a realizzarla, nel caso in cui i tuoi prof lo richiedano, stiamo realizzando una serie di tesine originali che potrebbero esserti utili come spunto o come esempio. Dopo quella sul “Il Signore degli Anelli” di J.R.R. Tolkien e quella con al centro il tema dell’ambientalismo continuiamo la nostra trilogia dedicata a tre grandi eventi storici (qui percorso sulla seconda guerra mondiale) proponendoti una tesina sulla Prima Guerra Mondiale!
Tesina sulla Prima Guerra Mondiale
La Prima Guerra Mondiale, all’interno delle tesine e dei percorsi è un “classico” ma la Grande Guerra è stata spesso - probabilmente perché più lontana nel tempo da noi - meno raccontata.
Infatti è, in genere, più difficile trovarla rappresentata in serie tv, film, fumetti o altri media ma, nonostante ne abbiamo sentito parlare di meno, rimane un evento fondamentale, e da approfondire, per capire il mondo che viviamo ancora oggi; una pagina di storia tragica che ha mostrato per la prima volta la brutalità di una guerra mondiale all’umanità e che pone le basi per la seconda guerra mondiale.
Per tutti questi motivi la Prima Guerra Mondiale è un argomento da considerare tra le possibili scelte del tuo percorso. Ma come facciamo a collegare a questo tema a tutte le nostre materie?
I collegamenti possibili, che analizzeremo di seguito, potrebbero essere:
Storia: La Prima Guerra Mondiale
E’ fondamentale partire analizzando l’evento storico al centro del nostro percorso.
La Prima Guerra Mondiale si svolge in 4 anni dal luglio del 1914 a novembre 1918 e, come saprai, scoppia a causa di un attentato. A Sarajevo l’arciduca (ed erede al trono autriaco) Francesco Ferdinando viene assassinato da parte di un nazionalista serbo.
Quest’evento viene di solito definito:“La goccia che fa traboccare il vaso”. Il tuo primo compito è capire e spiegare alla commissione perché bastò questo singolo evento a trascinare il mondo in un guerra così tremenda.
Le motivazioni sono molteplici: l'Europa era molto armata e tutti i paesi erano legati tra loro da complessi sistemi di alleanze; in più ogni paese rappresentava una grande potenza coloniale e le nazioni, dopo essersi divise il mondo nell’ottocento, potevano solo scontrarsi tra di loro in un clima di fortissimo nazionalismo.
La guerra, che vede contrapposti gli “Imperi centrali” (Germania, Austria-Ungheria ed Impero Ottomato) contro le potenze dell' “Intesa" (Francia, Inghilterra, Russia fino al 1917, dal 1915 l’Italia e dal 1917 gli Stati Uniti), si pensava potesse essere una “guerra lampo” ma divenne, presto, un atroce “guerra di posizione" combattuta interamente nelle trincee con armi nuove e molto letali.
Il 1917 è un anno fondamentale in questo conflitto perché l’uscita dalla guerra della Russia poteva far pensare ad una netta vittoria degli Imperi centrali ma il contemporaneo ingresso nel conflitto degli Stati Uniti ribaltò la situazione portando alla vittoria le potenze dell’Intesa.
Nel 1919, un anno dopo la fine della guerra, si arrivò a Versailles ad una tremenda pace per la Germania. Ti consiglio di soffermarti anche brevemente su questa pace che, da molti storici, è considerata una delle cause della seconda guerra mondiale.
Naturalmente il tuo obiettivo è saper contestualizzare brevemente ogni avvenimento e non imparare a memoria una serie di date. Ricorda nessun evento accade nel vuoto o per caso e ragionare con un modello di “causa-effetto” è un ottimo strumento per imparare ogni argomento di storia.
Italiano: Giuseppe Ungaretti
Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie.
Questi 4 brevissimi versi compongono la famosa poesia di Giuseppe Ungaretti “Soldati”, scritta nel luglio del 1918 nel corso della Battaglia di Bligny e poi pubblicata nel 1919 nella raccolta “Allegria di naufragi”.
La poesia non fa altro che raccontare, con una similitudine, la vita al fronte. Infatti i “Soldati” sono in trincea come le foglie stanno sugli alberi in autunno cioè pericolosamente in bilico tra la vita e la morte.
Le trincee scavate per tutto il continente europeo sono il luogo più terribile della Grande Guerra e Ungaretti le sperimentò sulla sua pelle essendosi arruolato nell’esercito italiano nel 1915. Per tutta la durata del conflitto il poeta, originario di Alessandria d’Egitto ma di famiglia italiana, tenne traccia dei suoi pensieri in un taccuino e compose questa e tante altre celebri e disperate opere.
Raccontare la guerra e il fenomeno delle trincee attraverso questo grande della nostra letteratura è un ottimo collegamento nel nostro percorso.
Geografia: Gli Stati Uniti
Dopo aver analizzato il fenomeno più importante della Grande Guerra è giusto raccontare, anche dal punto di vista geografico, la nazione che permise con il suo intervento di concludere la Prima Guerra Mondiale: gli Stati Uniti.
Gli Stati Uniti aiutarono dall’inizio del conflitto le potenze dell’Intesa e dopo la resa della Russia, nel 1917, il presidente Wilson decise di far uscire il paese dal suo storico isolazionismo e intervenire direttamente nella guerra diventando così la potenza militare ed economica che conosciamo oggi.
Gli Stati Uniti riuscirono a trasformarsi da nazione “minore” a potenza mondiale grazie anche alla loro geografia: la disponibilità di materie prime, la compresenza di molti biomi diversi, l’estensione del paese da un oceano all’altro e la grande e multietnica popolazione statunitense hanno permesso a quella che, poco più di un secolo prima era solo una colonia inglese, di mettere fine alla più grande mai combattuta sul suolo europeo.
Partendo da questi spunti potresti impostare il tuo racconto degli Stati Uniti e fare un importante approfondimento nel tuo percorso.
Arte: Il Futurismo Italiano
Attraverso il movimento artistico dei futuristi possiamo concentrarci un po’ sul nostro paese.
L’Italia nel 1914 era, teoricamente, alleata degli “Imperi centrali” ma era legata alla Germania e all’Austria tramite un accordo difensivo. Quindi essendo state le due nazioni i paesi aggressori della guerra l’Italia riuscì a dichiararsi neutrale.
La neutralità del nostro paese diventò centro di un fortissimo dibattito nell’opinione pubblica che si divise tra “Interventisti” e “Neutralisti”. All’interno di questo scontro si fece strada il movimento dei futuristi apertamente a favore dell’intervento nel conflitto dell’Italia.
I futuristi erano ossessionati dal nazionalismo e dal progresso sfrenato, pensavano che la guerra potesse essere “l’unica igiene del mondo” capace di spezzare le catene del “passatismo”. Le loro idee estremiste vennero incarnate da alcuni grandi artisti come Marinetti, Balla o Boccioni che rappresentarono per tutta la propria vita la loro idea sfrenata di futuro.
Le forme in continuo movimento erano al centro della rappresentazione futurista. Come esempio ti lascio alla fine del paragrafo “Dinamismo di un cane al guinzaglio” una delle opere più note e famose di Giacomo Balla capace, anche in una banale passeggiata al parco, di esprimere su tela dinamismo e velocità.
Scienze: Le onde radio
La Prima Guerra Mondiale arriva dopo un secolo di progresso grandissimo che ha visto la nascita e la scoperta di tantissime strumenti e concetti centrali nella nostra vita.
Tra le scoperte di allora utilizzate molto nel contesto bellico, sicuramente si può annoverare la radio, strumento centrale per le comunicazioni, soprattutto in un conflitto così statico come la Prima Guerra Mondiale.
Raccontare il funzionamento della radio inventata da Guglielmo Marconi tramite le onde radio è un ottimo modo di inserire anche una materia scientifica nel nostro percorso.
Musica: La canzone del Piave
Tornando al racconto del nostro paese in guerra è impossibile non collegare al nostro percorso “La Canzone del Piave”. La canzone, composta nel 1918, è uno dei brani più conosciuti della nostra tradizione.
La composizione parla della “battaglia del solstizio" combattuta dall’esercito italiano contro gli austriaci nel giugno del 1918 dopo la disastrosa battaglia di Caporetto del 1917.
Analizzare il testo e il significato della canzone propone alla commissione un ulteriore approfondimento sul nostro paese e permette di raccontare l’Italia tra la disfatta di Caporetto e la battaglia di Vittorio Veneto.
Inglese: La tregua di Natale
Chiudiamo il nostro percorso con una pagina bella all’interno del dramma della prima guerra mondiale. Quando si analizzano racconti così tragici della storia ci si chiede dove finisca l’umanità delle persone in un contesto così duro. Un esempio di umanità, però, arrivò anche durante la Prima Guerra Mondiale dalle truppe tedesche, inglese e francesi nella notte di Natale del 1914 sul fronte occidentale.
Gli eserciti, senza nessuna autorizzazione, cessarono per un giorno le ostilità incontrandosi nella “terra di nessuno” tra le due trincee, scambiandosi doni, scattandosi foto e giocando anche una partita a calcio (sport molto in voga in Inghilterra ma che stava diventando conosciuto e apprezzato in tutto il mondo).
L’evento è diventato simbolo di pace e di fratellanza e ci racconta da più di 100 anni quanto l’umanità, anche quando viene divisa, riesca a ritrovare se stessa, anche solo per una notte, durante il conflitto più sanguinoso mai vissuto.
