La maturità 2022: ritorno verso la normalità
Ormai a metà marzo, le indiscrezioni su come si terrà la maturità 2022 si sono placate, perché è stata pubblicata l’ordinanza ministeriale (scaricabile qui) con tutte le indicazioni. Grazie a questo testo, infatti, studenti e insegnanti potranno impostare un lavoro funzionale in base alle modalità d’esame previste, riuscendo a coronare degnamente un percorso educativo durato cinque anni. La maturità di quest’anno, inoltre, assume un valore ancora più profondo perché segna l’inizio del ritorno alla normalità: come vedremo non è infatti prevista la terza prova, ma si torna alla modalità in presenza con due scritti e un orale.

Non resta dunque che vedere insieme dunque quali sono con esattezza le disposizioni dell’ordinanza sulla prova di maturità 2022, riportando in modo più immediato e schematico quanto disposto dal Ministero dell’Istruzione.
In questo articolo vedremo:
La maturità 2022 e il ritorno degli scritti
Come già vi avevamo anticipato a dicembre, il ritorno alle prove scritte per la maturità 2022 era tutt’altro che scontato. I dubbi legati alla loro re-introduzione erano legati soprattutto alle disparità create sul piano nazionale dall’emergenza sanitaria. Nonostante ciò, però, il Ministero dell’Istruzione ha deciso di riavviare gli studenti ad un esame da tempi pre-pandemici.
Il primo scritto: la prova di italiano
La prima prova cui verranno sottoposti gli studenti – il 22 giugno a partire dalle 8:30 – sarà lo scritto di italiano, la canonica “prima prova” che tradizionalmente apre le danze per chi conclude il percorso di istruzione superiore. Essa sarà omogenea a livello nazionale e prevederà tre diverse tipologie, tra cui ogni studente potrà scegliere:
- Analisi del testo – due tracce (tipologia A);
- Testo argomentativo – tre tracce (tipologia B). Tra queste, necessariamente una dovrà attenere all’ambito storico;
- Tema di attualità – due tracce (tipologia C).
La reintroduzione dello scritto di italiano ha dato ascolto dunque a chi sosteneva da tempo l’importanza di attestare il livello di padronanza della prima lingua da parte dei maturandi. Riconoscendo la situazione precaria in cui ha versato l’istruzione a partire dal 2020, però, è stato deciso di offrire una scelta molto ampia agli studenti, che così potranno decidere di impostare l’esame in modo da valorizzare i propri punti di forza.
Una seconda prova “anomala” per la maturità 2022
Superando le forti resistenze iniziali, l’ordinanza ministeriale ha reintrodotto ufficialmente anche una seconda prova scritta. Anche se è vero che questa decisione potrebbe spaventare studenti e insegnanti, bisogna specificare che questo riavvicinamento alla normalità non è del tutto privo di accorgimenti specifici per la situazione attuale. Si potrebbe dunque suddividere la seconda prova in una parte “tradizionale” e “innovativa”.
Cercando di riavvicinare i tempi pre-pandemici, il Ministero dell’Istruzione ha deciso per una seconda prova che rispetti l’indirizzo di studi intrapreso dallo studente. Inserendosi nel solco della tradizione, dunque, gli alunni dovranno cimentarsi in una prova che attesterà quanto hanno appreso dal loro percorso specifico. Potete trovare la lista aggiornata delle materie della seconda prova sulla nostra pagina.
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Distaccandosi però da quanto visto fino ad ora, i testi di seconda prova non saranno uguali su scala nazionale. Al contrario, proprio per venire incontro alla frammentazione scolastica causata dalla situazione pandemica, saranno le singole commissioni a redigerli.
In questo modo sarà garantita l’omogeneità all’interno degli istituti, ma non pretendere una preparazione identica a realtà magari fortemente diverse tra loro. La commissione sarà formata da soli docenti interni e da un garante esterno nella figura del presidente, fattore che consentirà di cucire le prove sulle competenze ed esigenze specifiche delle singole realtà – ma senza creare situazioni di ingiustizia.
Il colloquio della Maturità 2022
La ricomparsa delle prove scritte nella Maturità 2022 ha eliminato senza diritto d’appello il fantasma del “maxi-orale”. La nota formula dell’interrogazione trasversale a partire da un elaborato personale è stata sostituita dal cosiddetto “colloquio”, in cui sarà la commissione a sottoporre il materiale al candidato. Questo tipo di scelta non deve però disorientare gli studenti, dal momento che non verrà richiesta una conoscenza contenutistica di tipo nozionistico.
Il focus dell’orale di maturità 2022 sarà infatti l’attestazione delle competenze di educazione civica, nonché quelle acquisite durante i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO). Tenuto conto di questo aspetto, dunque, non si può dire che gli studenti vengano svantaggiati o perdano del controllo sulla propria performance; al contrario, un maxi-orale sarebbe stato potenzialmente più difficile, vista la mancanza di certezza sugli ambiti che sarebbero stati affrontati.

La preparazione per l’orale, che vi illustriamo più nello specifico in questo nostro articolo, sarà molto meno incentrata sulle nozioni. Grazie a questo “affrancamento” dai contenuti di tipo rigido, ogni studente potrà dimostrare quanto appreso nell’ambito delle cosiddette soft skills e delle esperienze personali, valorizzando un aspetto che troppo spesso viene trascurato all’interno degli esami statali. L’assenza di una tesina vera e propria verrà colmata da una presentazione riguardante i PCTO: proprio per valorizzare la trasversalità del candidato si potranno sfruttare strumenti grafici multimediali come le mappe concettuali create con Algor Maps.
Maturità 2022: come si daranno i voti?
Passando all’aspetto forse più “venale” dell’esame di maturità, come verrà attribuito il punteggio d’uscita dal percorso superiore? Nella tabella di seguito potete trovare sia il valore di ogni prova che le date ufficiali che scandiranno la fase finale del percorso superiore.

Articolo di Nina Komadina, content creator.