Harry Potter ha rappresentato, con oltre 4 milioni di copie vendute, uno dei più grandi fenomeni della letteratura moderna su scala mondiale. Il capolavoro fantasy nato dalla penna di J. K. Rowling continua ancora oggi ad intrattenere chiunque anche grazie ai adattamenti cinematografici che ne hanno fatto la fortuna e alla recente uscita (proprio nel 2023) di un videogioco open world dedicato ad Hogwarts. Vista la rinascita del fenomeno di Harry Potter, che è tornato ad essere un colossal sia in televisione che sulle piattaforme di streaming e gaming, farne una tesina di terza media può essere un’idea diversa e stimolante per concludere in grandezza un importante ciclo educativo.
I collegamenti possibili, che analizzeremo di seguito, potrebbero essere:
Dal punto di vista letterario, Harry Potter è una saga suddivisa in sette volumi inquadrabile inequivocabilmente nel genere fantasy. L’opera segue infatti il tipico canovaccio di questa tipologia narrativa, con la presenza di un protagonista principale (Harry) che deve raggiungere un obiettivo (ovvero la sconfitta dell’antagonista, Lord Voldemort) attraversando una serie di prove (rappresentate dalla distruzione degli Horcrux) in cui viene aiutato sia dai personaggi amici (tra cui spiccano Ron e Hermione) che da amuleti e oggetti magici (come il mantello dell’invisibilità o la spada di Grifondoro).

Nonostante il fil rouge sia sicuramente quello di una classica opera fantasy, alcuni elementi hanno reso la saga di Harry Potter un prodotto letterario unico. Innanzitutto, il lettore non segue solo le avventure del protagonista, ma cresce insieme a lui, immergendosi in un romanzo di formazione sui generis. Inoltre, l’abilità della Rowling di seguire un intreccio narrativo molto complesso garantisce a suscitare la curiosità del lettore, che si immedesima nelle vicende dei personaggi primari e secondari sentendosi parte di un mondo sì fantastico, ma anche molto umano.
Il concetto di “maledizione”, ovvero di predestinazione di un prescelto che dovrà compiere un destino nefasto per il bene comune, offre un interessante collegamento con il concetto di “poeta maledetto” tanto presente in Pascoli. Più che di un’opera specifica parliamo qui dell’intera concezione che aveva lo scrittore riguardo il ruolo dell’artista letterario: un uomo intellettuale che, tramite le sue esperienze e il suo animo tormentato, è destinato a innalzare gli spiriti dei suoi lettori.
Questo tipo di retorica e di immagine legata ai poeti è in realtà molto antecedente all’Ottocento italiano: l’idea del “poeta sofferente” è infatti rintracciabile già dai tempi degli antichi greci e romani. L’innovazione che possiamo trovare in Pascoli è però la resa di questa tortuosità dell’anima anche nello stile letterario, reso volontariamente cupo e molto profondo per rispecchiare l’interiorità dell’essere umano e permettere al lettore di empatizzare con l’autore.
Il percorso di crescita e formazione affrontato da Harry Potter ci presenta, sin dalle primissime battute della saga, un rapporto altamente problematico con il cugino Dudley e i compagni di classe suoi amici. Nell’opera il protagonista è infatti vittima di bullismo, a più riprese inflitto dai suoi pari che lo reputano diverso, strano. Nonostante ciò, con il passare del tempo i rapporti diventano sempre più distesi perché da un lato Harry inizia a capire le insicurezze dei suoi carnefici, mentre dall’altro Dudley e amici crescono apprendendo dai loro stessi errori.
Il meschino fenomeno di discriminazione purtroppo non fa parte solo delle realtà di fantasia, ma è un argomento tanto centrale nella società moderna da aver inspirato anche parte dell’Agenda 2030 dell’ONU in ambito di educazione inclusiva.

Dalla nazionalità di Rowling all’ambientazione dell’opera passando per la patria natale della produzione cinematografica, tutto in Harry Potter riconduce geograficamente al Regno Unito, Stato dell’Europa nord-occidentale formato da Inghilterra, Irlanda del Nord, Galles e Scozia. Come si può notare anche nella saga fantasy, il clima britannico è caratterizzato generalmente da abbondanti piogge (soprattutto in inverno) ed estati miti - nonostante negli ultimi anni si sia assistito ad un decisivo innalzamento delle temperature.

Dal punto di vista culturale, il Regno Unito non è stato solo la patria di Harry Potter ma anche di tantissime altre pietre miliari della storia mondiale: da Shakespeare alla musica della British Invasion, passando per William Turner e Freddie Mercury, questo Stato ha sempre influenzato culturalmente ed intellettualmente il mondo intero. Ovviamente bisogna anche sottolineare che l’espansione culturale britannica è stata fortemente favorita dalla sua stessa espansione colonialista, che fu in grado in pochi secoli di espandere il suo impero ai più disparati angoli del mondo sottomettendo innumerevoli popolazioni.
Oggi i vari mondi magici di fantasia tendono a suscitare interesse e fascinazione, ma bisogna ricordare che per circa tre secoli (per la precisione tra la metà del ‘400 e la metà del ‘700) in Europa abbiamo assistito ad un tremendo processo di persecuzione di quelle che venivano considerate vere e proprie “streghe”. In un’epoca e un contesto geografico altamente arretrati, in cui le scoperte scientifiche stentavano a svilupparsi e affermarsi, oltre 50mila donne con abilità curative oppure uno stile di vita slegato dai tipici canoni della società patriarcale vennero eliminate per paura del soprannaturale.
Il fenomeno, particolarmente supportato dalla Chiesa, creò ovviamente anche molto dissenso tra coevi sia laici che religiosi, oltre a dare vita già a partire da allora ad un processo di romanticizzazione delle “streghe” stesse - che sono diventate così simboli di emancipazione anche per i moderni movimenti femministi.
Uno degli aspetti che più ha contribuito a rendere la saga di Harry Potter indimenticabile è stata la sua colonna sonora, affidata a diversi autori ma sicuramente per sempre inserita nel segno del genio compositivo di John Williams. Attraverso la creazione di un tema centrale altamente riconoscibile e la forte caratterizzazione dell’atmosfera musicale, l’artista è infatti riuscito a sfruttare al meglio le caratteristiche tipiche di un ensable classico. Proprio per questo, anche al di fuori delle sale cinematografiche, la colonna sonora continua ad essere riproposta da formazioni classiche da orchestra sinfonica, composta da percussioni, legni, archi e strumenti complementari (come arpa e pianoforte).

Ma non sono finiti qui gli spunti che la saga fantasy più famosa del XXI secolo ha da offrire per una tesina di terza media. Per quanto riguarda l’educazione fisica, troviamo diversi sport magici illustrati all’interno dei libri della Rowling, che è riuscita in particolare a creare un universo parallelo legato al Quidditch. Questo sport prevede due squadre da sette giocatori che si sfidano volando a cavalcioni di apposite scope con lo scopo di conquistare quanti più punti possibile entro la fine del match oppure riuscire ad afferrare il boccino d'oro.

Il Quidditch unisce elementi noti degli sport reali (come il concetto dei portieri e degli attaccanti che cercano di segnare tramite l’uso di apposite palle da gioco) con elementi magici; particolare nota di colore, esso è particolarmente violento e non contempla praticamente regole di fair play ben individuabili. Nonostante questa mancanza, gruppi di appassionati del mondo di Harry Potter hanno deciso di riadattare questa disciplina inventata in un vero e proprio sport giocabile anche nel mondo reale.
Oltre agli aspetti fantastici e ludici, l’esperienza degli studenti di Hogwarts è costellata anche da importanti cicli educativi che coprono le più disparate materie. Un elemento di centrale importanza in diverse discipline magiche è rappresentato dalle fasi lunari, che nel mondo magico influenzano non solo l’andamento delle maree (come nella realtà) ma anche la creazione di pozioni e la trasformazione dei lupi mannari come succede per il Professor Lupin. Come sappiamo esse sono quattro:
- La Luna nuova, che non è visibile e si verifica quando la Luna si interpone tra Terra e Sole;
- Primo Quarto, in cui sia il Sole che la Luna si trovano ad angolo retto rispetto alla Terra;
- La Luna piena (o plenilunio), in cui tutta la faccia lunare è visibile perché la Terra è posizionata tra il Sole e la Luna;
- Ultimo Quarto, una fase speculare a quella del Primo Quarto in cui i rapporti tra i tre pianeti sono esattamente gli stessi della seconda fase lunare.
Uno dei temi centrali in Harry Potter è quello dei tre “Doni della Morte”, oggetti fantastici e unici in grado di rendere il mago o la strega in loro possesso virtualmente invincibile – nonché immortale. Vista l’importanza di questi tre “amuleti”, essi hanno anche degli appositi simboli identificativi che possono essere descritti secondo le regole matematiche:
- Il mantello dell’invisibilità, rappresentato dal triangolo, ovvero una figura piana che ha tre lati entro cui si iscrivono altrettanti angoli;
- La bacchetta di Sambuco, rappresentata dal segmento, ovvero una parte di retta delimitata da due estremi;
- La pietra filosofale, rappresentata dal cerchio, che è una figura geometrica in cui ogni punto del perimetro è equidistante dal centro.

