Come un fulmine a ciel sereno, il Ministero dell’Istruzione ha deciso di alleggerire significativamente l’orale di maturità 2022 in favore della reintroduzione delle prove scritte. La linea stabilita dall’ordinanza (scaricabile qui) elimina del tutto il meccanismo delle buste visto negli anni precedenti e ridimensiona sensibilmente anche l’aspetto nozionistico del cosiddetto “colloquio”.
Come vi spiegheremo di seguito, infatti, il vero focus si sposterà sulle competenze trasversali acquisite nell’ambito dell’Educazione Civica e dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO). Questo tipo di decisione è probabilmente nata con la volontà di cercare un compromesso, avvicinandosi di nuovo alla normalità grazie alle due prove scritte ma con un occhio di riguardo alle fragilità create dall’emergenza sanitaria.
Ma andiamo per punti! Seguendo un buon ordine, va prima capito esattamente come si strutturerà il colloquio dell’esame di maturità 2022 per poi sapere come prepararsi al meglio.
In questo articolo vedremo:
La parola d’ordine per l’esame orale di Maturità 2022 è “interdisciplinarità”, un aspetto fondamentale che andrà a permeare ogni fase dell’esame. Per iniziare, la commissione presenterà del materiale allo studente, scegliendolo tra cinque diverse categorie:
- Un testo;
- Un documento;
- Un'esperienza;
- Un progetto;
- Un problema.
Per quanto queste indicazioni siano nebulose, il fine del materiale scelto dovrà essere sempre quello di valorizzare il pensiero critico dell’esaminato, favorendo lo scambio fluido tra diverse materie e argomenti affrontati in diversi ambiti disciplinari.
Sebbene la tesina sia stata esclusa dalle disposizioni ministeriali, così come la casualità legata al sistema delle tre buste, lo studente sarà comunque tenuto a portare una propria presentazione originale. In questo caso però non verterà su argomenti trattati durante l’anno scolastico, ma sulle competenze acquisite durante i PCTO: come per gli anni passati, la forma di questa esposizione sarà a discrezione di studenti e insegnanti: potrà essere una relazione orale così come un elaborato multimediale. Nel secondo caso, potrete anche utilizzare degli strumenti di creazione delle mappe concettuali, come quelli disponibili su Algor Maps.

La trasversalità passerà anche dall’accertamento, da parte della commissione, della padronanza da parte del candidato nell’ambito dell’Educazione Civica.
Il cosiddetto progetto “Cittadinanza e Costituzione”, attivato già a partire dalla riforma del 2019, diventerà così l’emblema dell’assenza di confini netti tra le diverse materie, consentendo di valutare anche diverse soft skill come l’argomentazione e il pensiero critico. Verosimilmente ultima fase di ogni orale, questo ambito non va sottovalutato perché rientra negli obiettivi fondamentali del percorso superiore e viene fortemente accentuato dall’ordinanza ministeriale.
Per concludere il colloquio, gli insegnanti passeranno a fare delle domande (facoltative) al candidato: esse potranno riguardare qualunque argomento presente nel programma ministeriale della loro materia d’insegnamento. In questa fase verranno anche mostrati gli scritti e presentati gli errori al maturando, a cui probabilmente verrà anche chiesto di auto-correggersi e dimostrare di avere una miglior padronanza della materia. Concluso dunque il colloquio la commissione determinerà il punteggio totale conseguito, che potrà toccare un massimo di 25 punti.

Si dice che conoscere il proprio nemico sia il primo passo verso la vittoria, ma quando si tratta di esame di Maturità pianificare una buona preparazione è fondamentale per ottenere il massimo dei risultati. Senza perdersi in molti discorsi retorici, Algor vuole proporvi cinque consigli per prepararvi al meglio a questo orale un po’ anomalo, ma senza ombra di dubbio abbordabile in ogni suo aspetto. Quali sono i mantra da seguire per sfruttare al massimo i vostri strumenti personali?
- Per non farvi cogliere impreparati al colloquio di maturità, sarà importantissimo arrivare con un ordine mentale molto forte. In particolare, assicuratevi di esservi preparati a dovere la presentazione sui PCTO e il relativo discorso da accompagnarvi. Essa non dovrà essere troppo pesante né prolissa: il trucco starà nel valorizzare quello che avete imparato dalle esperienze, indipendentemente dal loro valore strettamente didattico. In aggiunta, ricordatevi di conservare tutti i progetti di Educazione Civica nello stesso quaderno o raccoglitore, in modo tale da poter avere del materiale razionale da ripassare in vista dell’orale;
- Ciò su cui il Ministero e le varie commissioni si concentreranno di più quest’anno sono le cosiddette competenze trasversali, ma come fare ad acquisirle? Riuscire a fare collegamenti tra varie materie non è un’operazione naturale per tutti e proprio per questo dovrete esercitarvi a padroneggiarla in questa parte finale dell’anno scolastico. Come esercizio di base potete prendere un argomento di una materia e farci sopra del “brainstorming”, cercando di annotarvi tutti i collegamenti che esso vi suscita con altre materie. Facendo un passo ancora ulteriore, potete cercare di introdurre questo modus pensandi anche nel vostro metodo di studio – cosa che vi tornerà particolarmente utile se proseguirete gli studi in ambito universitario;
- Un aspetto spesso sottovalutato è quello della prontezza di risposta a scenari inaspettati, basti pensare che i più si trovano a disagio quando viene chiesto loro di presentare un argomento a piacere. Nonostante la tesina sia stata abolita e le domande di tipo contenutistico rappresenteranno solo una minima parte dell’esame, durante questo ultimo rush finale bisogna concentrarsi su un argomento e padroneggiarlo al meglio. Ciò garantirà sia una buona preparazione che la possibilità di ricollegarsi ad esso durante il colloquio, appoggiandosi ad una sorta di zona di comfort;
- Evita il più possibile il binge-studying! Quando il giorno dell’esame si avvicinerà dovrai ritagliarti del tempo per lo studio ogni giorno, ma cercare di repellere lo studio pazzo. In questo senso è altamente consigliato organizzare dei gruppi di studio con cui ripetere ad alta voce, in modo tale che anche l’esposizione orale migliori sensibilmente. Qualunque sia la tecnica adottata, però, sarà molto importante dare il giusto peso al riposo, che andrà valorizzato man mano sempre di più con l’avvicinarsi del giorno della prova;
- Cerca di ridurre ai minimi termini l’ansia e le tensioni legate alla prestazione. Quando ti sederai davanti alla commissione fai un respiro profondo e ricordati che i professori non stanno cercando di metterti in difficoltà. L’interesse di ognuno dei presenti è valorizzare il tuo percorso; quindi, goditi il momento e fai del tuo meglio per valorizzare le tue potenzialità.
Articolo di Nina Komadina, content creator.