A differenza di quanto è successo dall’inizio della pandemia, finalmente gli esami di terza media sembrano essere del tutto svincolati dal Covid-19. Recentemente è stata pubblicata infatti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) la nota informativa che comunica le modalità d’esame per la conclusione del primo ciclo di istruzione.
Conoscere il contenuto delle disposizioni ufficiali è cruciale per la corretta preparazione degli studenti. Il metodo di verifica determina infatti, come ogni anno, le strategie migliori da mettere in campo per massimizzare il proprio rendimento, anche in vista dell’inizio delle superiori. Andiamo dunque a vedere quali saranno le prove previste per gli alunni che si avvicinano al termine del primo ciclo di istruzione.

Durante l’anno scolastico 2021-2022 si era già stabilita la reintroduzione delle prove scritte, all’insegna dell’allontanamento progressivo dal maxiorale che aveva caratterizzato l’epoca Covid. Nonostante ciò, l’anno scorso le disposizioni mantenevano alcune tracce di “mitigazione” della prova canonica, sottolineando la necessità di alleggerire il carico di studio rispetto alla normalità.
La decisione di un esame di terza media ancora ridimensionato era stata presa tenendo conto della necessità di venire incontro agli alunni che, sebbene fossero ormai usciti da una situazione completamente emergenziale, erano stati penalizzati dalla modalità mista e dall’insegnamento a singhiozzo dovuto al contenimento della pandemia.
La situazione delle scuole italiane durante l’anno scolastico 2022-2023 è però migliorata in modo significativo, con un ritorno pressocché totale alla normalità. Nella nota informativa diffusa dal MIM si legge chiaramente il ritorno delle modalità d’esame previste dal quadro normativo del 2017, creato in tempi chiaramente non influenzati da emergenze sanitarie. Seguendo questa logica, sono stati nuovamente introdotti degli elementi d’esame che, durante gli scorsi due anni scolastici, erano stati eliminati o ridimensionati.
In particolare, il MIM ha voluto sottolineare che, proprio in linea con le modalità pre-pandemiche, saranno previste due novità rispetto all’esame di terza media del 2022:
- La reintroduzione della partecipazione alle prove INVALSI come requisito d’accesso;
- Il ritorno della prova scritta per le lingue straniere.
Come prevedibile, non viene menzionata in alcuna parte la possibilità di svolgere l’orale in modalità remota, eleminando così un altro degli strascichi dell’emergenza sanitaria in ambito scolastico. D’altronde, il ritorno integrale ad un esame di terza media in presenza va di pari passo con l’assenza di restrizioni nell’insegnamento ormai in atto anche durante l’anno scolastico.

Una delle grandi novità dell’esame di terza media del 2023 sarà, come anticipato, la presenza di tre prove scritte – rispetto alle due dell’anno scorso. Tutti gli esami dovranno tenersi, ex lege, tra l’ultimo giorno di scuola e il 30 giugno 2023; inoltre, in assenza di specificazioni e visto il rimando integrale al quadro normativo del 2017, tutte le prove verranno svolte in presenza. Vediamo insieme in cosa consisteranno esattamente e quali competenze mireranno a valutare.
La prima prova scritta sarà relativa all’accertamento della “padronanza della lingua, la capacità di espressione personale, il corretto ed appropriato uso della lingua e la coerente e organica esposizione del pensiero da parte dei candidati”. Gli studenti dovranno dunque tradurre i propri pensieri in forma scritta seguendo uno schema coerente, essendo in grado di comunicare senza equivoci i propri contenuti. Un ruolo importante sarà dunque giocato dalle abilità espressive individuali, da adattare alla tipologia di testo selezionato dal singolo.
Come ormai canonico, le tre opzioni tra cui lo studente potrà scegliere in sede d’esame saranno:
- Il testo narrativo (o descrittivo), corredato dai punti che lo studente dovrà seguire;
- Il testo argomentativo, che invita gli alunni a prendere posizione riguardo una tematica solitamente legata all’attualità;
- La comprensione e sintesi di un testo, partendo dalla lettura e arrivando ad un riassunto indirizzato alla lettura da parte di terzi.
Il secondo scritto sarà una prova pensata per valutare le competenze logico-matematiche degli studenti. Essa terrà conto di diverse abilità acquisite durante il primo ciclo d’istruzione, come:
- Le capacità di analisi dei dati;
- La rappresentazione e organizzazione dei dati;
- La rielaborazione delle conoscenze individuali.
Anche in questo caso sono previste due diverse tipologie di tracce, che però non potranno essere interconnesse nei risultati in modo tale da non penalizzare eccessivamente gli studenti che abbiano difficoltà con una delle due risoluzioni. Ci saranno dunque da un lato dei quesiti basati sulla tipologia del “problema” da risolvere e, dall’altro, dei quesiti a risposta aperta.
Per quanto riguarda la valutazione delle lingue straniere apprese, la prova d’esame sarà suddivisa in due sezioni, una per ciascuna lingua. Per quanto riguarda questa parte, sono previste cinque tracce definite che possono però essere unite o combinate liberamente, a discrezione degli insegnanti:
- Questionario di comprensione di un testo;
- Completamento, riscrittura o trasformazione di un testo;
- Elaborazione di un dialogo;
- Lettera o e-mail personale;
- Sintesi di un testo.
Le finalità sono simili a quelle della prova d’italiano, sebbene ovviamente il livello delle lingue esaminate vari. I requisiti minimi saranno di un A1 per la lingua secondaria e dell’A2 per l’inglese, in ottemperanza con la normativa Europea.

Il colloquio orale dell’esame di terza media verrà così ridimensionato, non tanto nelle sue modalità ma per la presenza della valutazione di diverse materie già negli scritti. Per la prova finale del 2023 gli alunni dovranno cercare dunque di esercitare le proprie abilità di argomentazione e di pensiero, cercando di puntare nello specifico sulle competenze trasversali.
È infatti importante, per ottenere una valutazione soddisfacente, che non ci sia solo un’esposizione nozionistica dei contenuti appresi, ma piuttosto una loro padronanza che si basi su una comprensione profonda.
Come per l’esame del 2022, non ci sono indicazioni ufficiali e specifiche riguardanti un elaborato finale obbligatorio da presentare per la prova orale. Nonostante ciò, una delle competenze oggetto di valutazione è il “collegamento organico e significativo tra le varie discipline di studio”: questo tipo di abilità si presta particolarmente a tesine, presentazioni e percorsi interdisciplinari. I professori potranno dunque decidere liberamente di richiedere un approfondimento individuale su una tematica, che andrà eventualmente approvata in anticipo e impostata secondo le specificità dello studente.