Superata una fase di incertezza e nebulosità, le nuove disposizioni sull’esame di terza media 2022 sono definitive. Se nell’articolo dedicato potrete scoprire nel dettaglio quali sono le prove e le novità rispetto agli anni passati, qui potrete invece trovare una guida pratica ed estremamente utile per massimizzare i risultati di ogni studente.
La principale preoccupazione di genitori e alunni è infatti fare in modo che i risultati finali rispecchino appieno le potenzialità dei singoli, valorizzandone i punti di forza e sopperendo ad eventuali difficoltà. Sfruttando questi consigli mirati per ogni prova, ottenere i risultati sperati sarà semplice e “l’effetto sorpresa” della re-introduzione degli scritti non causerà alcun effetto collaterale.
In questo articolo vedremo:
Dopo due anni di “sospensione”, torna il più grande classico degli esami: la prova scritta di italiano. Nonostante possa sembrare banale, essa in realtà rappresenta la prima grande sfida di valutazione per gli studenti d’oggi, non abituati ad altri esami di fine percorso. Proprio per questo motivo, per affrontarla saranno necessarie anche – forse soprattutto – delle abilità di gestione del tempo e della pressione.

La scrittura, così come le materie scientifiche, richiede molto esercizio per essere pienamente padroneggiata. Il modo migliore per prepararsi a questa prova sarà cercare dei fac-simile su internet e sviluppare quelle tracce come esercitazione autonoma. Sarà molto importante che, sin da subito, teniate sottomano un orologio per impedire al processo di stesura di diventare dispersivo.
Una volta preparato il materiale, l’alunno dovrà suddividere il tempo a disposizione in varie fasi:
- Lettura e selezione delle tracce;
- Seconda lettura della traccia scelta e sottolineatura delle parole chiave su cui focalizzarsi;
- Creazione di una scaletta di lavoro attorno alla quale sviluppare il testo. Essa dovrà comprendere:
a. Introduzione: breve presentazione dell’argomento trattato e dello scopo dell’elaborato;
b. Corpo centrale: inserimento delle parole chiave come punti da affrontare;
c. Conclusione: ricapitolazione delle parti del corpo centrale ed eventuale esposizione delle posizioni personali.
- Stesura del testo, attenendosi il più possibile alla scaletta predisposta. Per non incappare in “blocchi dello scrittore”, è consigliato in questa fase scrivere cercando più i contenuti che la forma;
- Rilettura e cura della forma, facendo particolare attenzione agli errori di ortografia e alla costruzione sintattica;
- Trascrizione in bella copia,
Esercitarsi sin da subito avendo un tempo limitato sarà il modo migliore per arrivare alla prova scritta con il massimo della preparazione. Un fattore importante sarà anche la lettura del testo da parte di un’altra persona, che sappia valutare in particolare se l’elaborato sa trasmettere il messaggio desiderato con chiarezza e secondo senso logico.
Oltre a queste indicazioni ci saranno anche altre piccole buone abitudini che consentiranno di migliorare sensibilmente il livello di ogni studente – qualunque sia il punto di partenza. Una sana abitudine è tenere un diario giornaliero in cui annotare i pensieri che hanno caratterizzato la giornata, in modo tale ad abituarsi nel processo di traduzione dell’astratto in scritto.
Inutile a dirsi, poi, anche la lettura assidua è un ausilio determinante, perché arricchisce in modo naturale il lessico e “abitua l’occhio” al corretto uso delle strutture linguistiche.
La seconda prova scritta, incentrata sulle competenze logiche-matematiche, richiederà uno studio meno “fantasioso” e più incentrato sull’esperienza.
Gli ambiti scientifici sono quelli in cui probabilmente l’errore e la costanza giocano i ruoli più centrali in assoluto: il primo consentirà di migliorare sempre, perfezionando le nozioni; la seconda abbasserà al minimo il livello di incertezza del risultato, consegnando all’alunno un importante bagaglio di consapevolezza delle proprie abilità. Ma come pianificare esattamente l’esercizio per la prova di matematica?
Le aree di competenza che verranno valutate in sede di esame saranno quattro:
- I numeri;
- Lo spazio e le figure;
- Relazioni numeriche e funzioni;
- Dati e previsioni.

Gli studenti potranno suddividersi i giorni della settimana in base all’argomento da potenziare. L’ideale sarebbe tracciare un piano generico che tocchi tutti gli ambiti e seguirlo per almeno un paio di settimane. Ad esempio, potreste preparare degli esercizi sui numeri il lunedì, su spazio e figure il mercoledì, su relazioni numeriche e funzioni il giovedì e su dati e previsioni il venerdì.
Una volta passato il periodo di studio generale, l’alunno dovrebbe aver compreso quali sono le sue aree più deboli. In base a questo nuovo metro potrà concentrarsi sui punti che richiedono maggiore attenzione, senza mai trascurare del tutto gli altri argomenti.
In ogni caso, le prove verranno preparate dai professori delle classi, dunque, non sarà mai necessario andare oltre al programma affrontato in classe. Inoltre, strafare non sarà d’aiuto, perché questo tipo di preparazione rende al meglio seguendo la logica di “poco, ma ogni giorno”: ciò garantirà la sedimentazione dei concetti, la loro piena padronanza e la capacità di muoversi agilmente all’interno dei programmi svolti.
Il colloquio orale dell’esame di terza media rappresenterà probabilmente sia la prova più complessa che quella meno ardua da superare. Proprio per la natura di come è stato impostato, infatti, il colloquio finale mira a valorizzare al massimo lo studente come individuo, dandogli la possibilità di sviluppare un percorso interdisciplinare secondo le proprie inclinazioni.

Nonostante questa relativa libertà, però, sarà comunque funzionale seguire un “piano d’azione”:
- Ideazione del percorso: nel caso in cui il consiglio di classe lo preveda, lo studente dovrà cercare un argomento di partenza che abbracci più materie possibile;
- Confronto con i professori e approvazione dell’idea di elaborato;
- Elaborazione secondo le modalità previste dal proprio istituto, cercando di creare anche un discorso organico che segua una scaletta coerente;
- Preparazione della presentazione finale, con esercitazione del discorso.
In questo processo di preparazione lo studente dovrà sentirsi libero di spaziare e usare le proprie competenze interdisciplinari nel modo più calzante possibile.

Per aggiunta, però, sarà anche importante ripassare i programmi e gli argomenti collaterali delle diverse materie, in modo tale da non farsi trovare impreparati ad eventuali domande in sede d’esame. Un particolare occhio di riguardo andrà riservato alle lingue straniere e agli insegnamenti trasversali di educazione civica, che vengono esplicitamente menzionati dalle direttive ministeriali.
Ricordiamo che l'ordinanza ufficiale del Ministero non cita esplicitamente la preparazione di un elaborato (o tesina) per il colloquio orale. Tuttavia, saranno i vari consigli di classe a scegliere se far presentare agli studenti un elaborato. Per maggiori informazioni sulle modalità d'esame di terza media leggi l'articolo dedicato.
Articolo di Nina Komadina