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La Rivoluzione Americana e la Guerra d'Indipendenza segnano la nascita degli Stati Uniti. Dalle Tredici colonie, attraverso conflitti e politiche, fino alla vittoria nella battaglia di Yorktown e il Trattato di Parigi, si forma una nuova nazione. La Costituzione del 1787 stabilisce le basi del governo presidenziale e del congresso bicamerale, gettando le fondamenta degli USA moderni.
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PROTESTANTI DI LINGUA INGLESE
PRINCIPIO DELLA "SALUTARE NEGLIGENZA"
TASSE INTERNE ALLE COLONIE
EMANAZIONE DI TOWNSHEND ACT
LIBERALISMO E REPUBBLICANESIMO
SCONFITTA ARMATA BRITANNICA
CON PRESIDENTE E ORGANO GIURIDICO
Le tredici colonie
Le Tredici colonie condividevano il fatto di essere popolate principalmente da protestanti di lingua inglese, oltre ad avere in comune la politica, la costituzione e il sistema legale. L’espansione economica favorì la nascita di molte colonie che a loro volta si basavano su principi di natura commerciale e religiosa. Note inizialmente come Nuovo Mondo, nascevano come possedimenti inglesi. La popolazione, da circa 2000 abitanti crebbe fino a diventare più di 2 milioni nel 1775, provocando una migrazione dei nativi americani verso Ovest. Fino alla fine della guerra d’indipendenza americana la schiavitù era legale in tutte e tredici le colonie.
I motivi della rivoluzione
La politica del mercantilismo, secondo cui l’autorità centrale amministrava i possedimenti delle colonie per favorire economicamente la Gran Bretagna era il metodo usato dai britannici per gestire le sue colonie. Le Tredici colonie raggiunsero un alto grado di autonomia per via di rappresentanti eletti dal popolo e questo permise loro di resistere ad alcune delle ingiustizie dei britannici.La gestione della Gran Bretagna seguiva il principio della “salutare negligenza” nei confronti dei suoi possedimenti. Quando nel 1765 venne approvato lo stamp act, che imponeva tasse maggiorate alle colonie, spinse gli amministratori delle stesse a riunirsi a New York, e decisero di riaffermare il diritto di poter essere tassati con le leggi volute dalle stesse colonie.Tuttavia, i disordini nati in seguito all’emanazione del Townshend Act del 1767, portò ai disordini che spinsero i britannici ad inviare delle truppe a Boston. Il clima di tensione crebbe inesorabilmente durante gli anni successivi. Durante gli anni 1750, le colonie iniziarono a dipendere sempre meno dai britannici collaborando tra loro, permettendo di condividere un senso di identità americana. Questo favorì la nascita di richieste di diritti dei coloni e del principio di “nessuna tassazione senza rappresentanza”. I conflitti con il governo britannico portarono alla guerra d’indipendenza americana, in cui le colonie unite formarono il congresso continentale.
Scoppio della guerra
L’inizio della guerra civile si può risalire a quando i soldati britannici si scontrarono con la milizia patriota, che stava proteggendo delle scorte mentre gli inglesi cercavano di appropriarsene. Grazie al supporto delle armate coloniali, i militi sconfissero gli inglesi a Boston. I coloni firmarono un congresso continentale rompendo ogni rapporto con il Regno Unito e formando l’esercito guidato da George Washington in modo da detenere ogni potere sui loro stessi territori.
La dichiarazione d’indipendenza
Il 4 luglio 1776 i coloni firmarono la dichiarazione d’indipendenza attraverso la quale rivendicavano la loro indipendenza dai britannici. I patrioti portavano avanti politiche di liberalismo e repubblicanesimo, rinnegando ogni forma di monarchia e aristocrazia, sostenendo uguaglianza e pari diritti.
Gli anni centrali della guerra
L’esercito continentale americano spinse gli inglesi fuori da Boston nel 1776 ma persero la città di New York, conquistata dai britannici. La Royal Navy chiuse alcuni porti e conquistò altre città, senza mai riuscire a fermare l’esercito di George Washington. L’esercito continentale vinse la battaglia di Saratoga contro l'armata britannica nel 1777. La Gran Bretagna provò a detenere il controllo degli stati del sud grazie al sostegno dei lealisti, e il conflitto si spostò a sud. Durante l'autunno del 1781, gli eserciti degli Stati Uniti, sostenuti dall’esercito della Francia, riuscirono a vincere sull’esercito britannico durante la battaglia di Yorktown.
La fine della guerra
Il trattato di Parigi del 3 settembre del 1783 sancì la fine della guerra rendendo gli ex territori coloniali britannici una nazione a sé stante. I territori degli Stati Uniti si estendevano da est del fiume Mississippi a sud dei Grandi Laghi, mentre gli inglesi mantennero il controllo del Canada settentrionale. La Florida divenne una colonia spagnola grazie al supporto dato agli Stati Uniti con l’esercito.
Nel 1787 gli americani firmarono la costituzione, istituendo un governo presidenziale, e un congresso bicamerale composto da un senato che rappresentava gli Stati, e una camera dei rappresentanti che rappresentava il popolo. Circa 60.000 lealisti emigrarono in altri territori britannici, soprattutto nel Nord America Britannico, in Canada.
Gli scambi culturali e commerciali tra Regno Unito e Stati Uniti d’America riprese fin da subito.
Algorino
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