Tra il 1916 e il 1918 si sviluppano numerose offensive, in cui non si vede il netto trionfare di una delle due alleanze, ma tutti i fronti sono pesantemente danneggiati. La situazione di stallo vede una svolta con l’uscita della Russia dalla guerra e l’entrata degli Stati Uniti il cui contributo è fondamentale per sbilanciare la situazione e porre fine al primo conflitto mondiale.
In questo riassunto con mappa concettuale vedremo:
A differenza dell’anno precedente, nel 1916 gli Imperi Centrali attaccano la Francia e cercano di espandersi sul lato occidentale, mentre restano sulla difensiva sul fronte orientale.
Dopo la precedente sconfitta, gli austro-ungarici danno inizio alla “spedizione punitiva” e il 15 maggio 1916 in cui attaccano l’Italia tra la valle dell’Adige e la Valsugana. L’attacco permette agli austro-ungarici di avanzare, ma Cadorna riesce a fermarli con le truppe di riserva.
Il 4 agosto Cadorna avvia un attacco con cui conquista Gorizia e costringe gli austro-ungarici ad arretrare su un’altra linea difensiva. Seguono altri tre attacchi che portano gravi perdite a causa di errori, cattive condizioni meteo e povertà di materiali.
In seguito alla richiesta di aiuto da parte dell’Italia, il generale Brusilov per diminuire l’attacco sul fronte italiano da parte degli austro-ungarici, decide di anticipare a giugno l’attacco già programmato dalle Paludi del Pryp"jat' fino alla Bucovina. Causa gravi perdite, ma in seguito all’arrivo delle truppe tedesche, l’attacco russo si conclude.
La Romania entra in guerra nel 1916 per 3 motivi:
Il risultato è una grave sconfitta per gli Alleati, perché il Paese è impreparato alla guerra sia dal punto di vista logistico, sia materiale. Vengono attaccati dai Carpazi, da sud-ovest, dal Danubio e il 6 dicembre Bucarest e la maggior parte della Romania conquistata dagli Imperi centrali.
A causa delle perdite, della stanchezza mentale e della diffusione delle idee rivoluzionarie dei bolscevichi, si verificano proteste nell’esercito e nelle città e il 3 marzo 1917 scoppia lo sciopero nella fabbrica di guerra Kirov a Pietrogrado. Lo zar viene costretto ad abdicare il 15 marzo.
Viene proclamata la “Repubblica russa” guidata da Kerenskij, la cui offensiva in guerra si rivela una sconfitta totale.
Approfittando del malcontento, Lenin viene fatto rientrare in Russia, i bolscevichi prendono il controllo e viene indetta la Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa.
Lenin inizia subito le trattative per uscire dalla guerra e con il trattato di Brest Litovsk del 3 marzo 1918 la Russia esce dalla guerra in seguito a imposizioni molto dure dagli Imperi Centrali. Terminano quindi i conflitti sul fronte orientale.
In seguito ad un errato ottimismo per le precedenti battaglie, il 9 aprile gli anglo-francesi iniziano l’offensiva Nivelle contro Arras, che termina senza un grande vantaggio.
il 16 aprile parte l’attacco sullo Chemin des Dames, che termina con una sconfitta, la quale causa casi di ammutinamento e diserzione nell’esercito francese. Il generale Nivelle viene sostituito da Pétain
Gli inglesi portano avanti la battaglia di Messines e quella sulle Fiandre, senza riuscire ad impossessarsi delle basi dei sommergibili tedeschi. La battaglia di Cambrai del 25 novembre non dà i risultati sperati e si interrompe a causa dell’arrivo dell’ inverno.
Gli Inglesi guidati da Maude vincono la seconda battaglia di Kut, conquistano Baghdad e si spingono fino a Ramadi.
Dopo due sconfitte, gli Inglesi guidati da Allenby a fine ottobre vincono la battaglia di Beersheba e la terza battaglia di Gaza fino ad occupare Gerusalemme a dicembre.
I Tedeschi insieme agli austro-ungarici il 24 ottobre 1917 portano alla sconfitta di Caporetto, in cui viene presa anche la città di Udine, Cornino, Codroipo. Questo segna la caduta del fronte italiano, con numerosi casi di fuga da parte dei soldati nel corso del ripiegamento verso il Piave.
Wilson aveva evitato mantenuto una politica di neutralità in nome del sogno utopistico di pace, ma fu costretto ad entrare in guerra il 6 aprile 1917 con gli Alleati in seguito a:
il tentativo da parte della Germania tramite il telegramma Zimmermann di scatenare l’attacco del Messico contro gli Stati Uniti.