Il Medioevo ellenico (XII - VIII secolo a.C.) è un periodo storico proprio dell’antica Grecia, che inizia dall’invasione dei Dori e la fine della civiltà dei Micenei fino alla nascita delle polis. Può essere anche definito con altre terminologie tra cui età geometrica o addirittura secoli oscuri. Infatti la caduta della civiltà micenea e l’arrivo dei Dori in Grecia (Peloponneso, Creta, Epiro, Focide ed Etolia) portò ad un periodo difficile e di transizione, caratterizzato dalla diminuzione di scambi commerciali, spopolamento della Grecia, ci fu un’involuzione nella scrittura, un ritorno alla pastorizia e cambiamenti nelle istituzioni.
In questa mappa concettuale sul Medioevo ellenico, vengono riassunte:
Dal XIII secolo a.C. con la caduta della civiltà micenea fu conosciuto come il periodo del tracollo e della catastrofe e, in particolare come il periodo dei secoli neri definizione coniata dai libri di Snodgrass, The Dark Age e di Desborough, The Greek Dark Ages. Questi due autori, descrivevano infatti un periodo di decadimento con la diminuzione demografica e scomparsa dell’architettura e della scrittura.
Inoltre la popolazione abbandonò la pratica dell’agricoltura ma si dedicò solamente all’allevamento. La lavorazione del bronzo regredì continuamente a causa della diminuzione degli scambi commerciali con conseguente scomparsa dell’importazione del rame e lo stagno. Durante le continue guerre che caratterizzarono questo periodo, molte città e monumenti furono distrutti e non ricostruiti. Dal punto di vista artistico si sviluppò la lavorazione della ceramica secondo lo stile geometrico da cui si ispira l’appellativo età geometrica.
Cominciò ad essere utilizzato l’alfabeto fenicio del quale abbiamo testimonianza dai testi religiosi, miti e culturali.
Secondo gli storici però, l’opinione di Snodgrass e di Desborough è da rivalutare e considerare comunque gli aspetti positivi del Medioevo ellenico come l’introduzione del ferro intorno al 1050 a.C. circa.
Inoltre nacquero nuovi culti e nuovi riti religiosi come l’incinerazione.
Il Medioevo ellenico dal punto di vista artistico è stato diviso in diversi periodi:
Sono stati ritrovati resti di edifici templari e alcuni siti molto interessanti come l’heroon di Lefkandi: una enorme luogo di sepoltura caratterizzato da muri in mattoni crudi e un colonnato esterno in legno, edificato sopra una costruzione in mattoni. Questo edificio si trova al centro di una necropoli di tombe decorate.
In assenza di testi scritti, sono state effettuate degli studi etnografici da cui sono state apprese informazioni sul popolo dell’epoca, come la struttura gerarchica della società, gli usi, i costumi e le attività.
Fu un periodo di continue guerre e addirittura andare in guerra era simbolo di onore. Il motivo degli scontri non era la conquista di nuovi territori o l’espansione e non ci sono notizie certe ma le uniche testimonianze sono quelle dei testi epici di Omero o testi storici e geografici successivi.
Queste guerre però avevano delle caratteristiche comuni in termini di rituali e regole rispetto alle guerre precedenti come: la forma con cui si dichiarava la guerra, l’abolizione della tregue o trattati e patti, i sacrifici e le arringhe che precedevano la guerra. Le tempistiche con cui avvenivano le battaglie erano le medesime, alla luce del sole e nelle stagioni estive o primaverili, inoltre persistevano i duelli tra i campioni dei due eserciti e l’esclusione dei civili dalla guerra. La battaglia vedeva come protagonista solo la fanteria pesante, venivano restituiti i caduti e l’esercito in fuga non doveva essere attaccato.