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La filosofia di Hegel rappresenta una svolta nell'occidente con il suo sistema dialettico e il concetto di Assoluto. Esplora come soggetto e oggetto si uniscono in un'unità di pensiero oggettivo, riflettendo la struttura razionale del mondo e la coscienza umana.
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IN RISPOSTA AL MONDO ROMANTICO-IDEALISTICO
CREAZIONE DI UN’ENCICLOPEDIA CHE RIGUARDASSE SOLO LE SCIENZE
FORMAZIONE DI UNA CULTURA NON BASATA ESCLUSIVAMENTE SUL SAPERE PRATICO
ORGANIZZARE QUESTA CULTURA IN MODO PRIVATO IN UN’ENCICLOPEDIA
COSTITUITO DA 3 FASI:
1) IL MOMENTO INTELLETTIVO
OSSERVAZIONE DELL’OGGETTO
2) IL MOMENTO RAZIONALE NEGATIVO O DIALETTICO
SI METTE IN DUBBIO L’OGGETTO
PROCEDIMENTO DIALETTICO É L’UNICO MODO PER FILOSOFARE
IL MOMENTO RAZIONALE POSITIVO O SPECULATIVO
LE OSSERVAZIONI PRECEDENTI DESCRIVONO LA VERITÀ DELL’OGGETTO
VERITÁ FONDATA SU UN’UNITÁ ASSOLUTA DI FORME SPIRITUALI IN EVOLUZIONE
FENOMENOLOGIA: UN DATO TROVA LA SUA NEGAZIONE E DIVENTA UN NUOVO FENOMENO
PER SPIEGARLO USA IL “PENSIERO OGGETTIVO”
1) IL PENSARE NON SI RIDUCE ALL’UOMO
2) IL PENSARE È L’ESSENZA DELLE COSE
NELLE COSE NATURALI IL PENSIERO É INTESO COME STRUTTURA RAZIONALE
NEGLI ESSERI SPIRITUALI IL PENSIERO È INTESO COME COSCIENZA
Con Hegel la filosofia occidentale compie una vera e propria svolta: riprendendo il pensiero neoplatonico, Hegel impronta la sua filosofia sulla costruzione di un sistema per organizzare ogni ambito del sapere su un piano universale ed ordinato. Infatti per Hegel la filosofia non è altro che un sistema.
La necessità di questo sistema ordinato e universale, nasce in risposta al mondo romantico-idealistico: rispetto al passato, Hegel proponeva la creazione di un’enciclopedia che riguardasse solo le scienze; la formazione di una cultura che non si basasse solo sul sapere pratico; la necessità di organizzare questa cultura in modo ordinato in un’enciclopedia.
Per Hegel il pensiero non è fatto di determinazioni fisse, ma é un vero e proprio processo, la dialettica, costituito da varie fasi che determinano ogni verità generale. Queste sono:
1. il momento intellettivo: osservazione dell’oggetto;
2. il momento razionale negativo o dialettico: si mette in dubbio l’oggetto;
3. il momento razionale positivo o speculativo: le osservazioni precedenti descrivono la verità dell’oggetto.
Per Hegel, però, la dialettica non è strumento di conoscenza! Il metodo per la ricerca filosofica sta nello sviluppo del concetto stesso ed è il procedimento secondo il quale il pensiero si realizza, diventando reale. Dunque, l’unico modo per filosofare è il procedimento dialettico.
Decisivo del procedimento dialettico è il “toglimento”, ossia il processo secondo cui due concetti opposti vengono tenuti insieme in un unico pensiero razionale, dunque un concetto non viene pensato da solo ma abbassato in un “momento” che forma l’intero. Così, ogni concetto finito “si toglie” e passa nel suo opposto per poi risolversi in un'unità superiore.
Secondo Hegel “il vero è l'intero": la verità è fondata su un’unità assoluta di forme spirituali, che si evolvono. Materiale e spirituale non sono distinguibili e sono uniti nel continuo superamento di “momenti” che sanciscono il divenire storico. Ciò avviene attraverso una “fenomenologia”: un dato trova la sua negazione e successivamente diventa un nuovo fenomeno.
Da qui si determina il concetto di assoluto inteso come sia come unione che come opposizione di finito e infinito. Hegel si oppone ancora una volta al romanticismo, affermando che l’assoluto richiede un percorso preciso: a un’esperienza sensibile bisogna applicare una riflessione dialettica e molto razionale. Solo così si può giungere a una conoscenza veritiera.
Hegel concepisce l’essere e il pensiero come due modi strettamente connessi in cui il pensiero si manifesta nella realtà. Infatti, secondo Hegel c’è una continuità tra natura (oggettività) e spirito (soggettività). Oggettività e soggettività sono anch’esse manifestazioni del pensiero, dunque, sono identiche.
Soggetto e oggetto, per Hegel, sono dunque uniti e secondo il filosofo ciò è proprio il fondamento della scienza.
Per esprimere la nozione di identità e unità del soggetto e dell’oggetto Hegel si serve di un concetto: “pensiero oggettivo”. Con ciò il filosofo vuole sottolineare due aspetti importanti rispetto al concetto stesso di pensiero:
1. il pensare non si riduce all’uomo;
2. il pensare è l’essenza interna delle cose.
Con questo Hegel vuole dire che il mondo e la realtà sono veri e che al loro interno esiste la razionalità, dunque, il pensiero è un’attività umana ma anche struttura delle cose.
Questo, però, non vuol dire che Hegel attribuisca coscienza alle cose. Solo l’uomo é provvisto di coscienza ed il pensiero è la sua attività. Ciò significa che nelle cose naturali il pensiero è inteso come struttura razionale, mentre negli esseri spirituali come coscienza. Appare chiaro, dunque, che il contenuto della scienza non è altro che pensiero oggettivo.
La filosofia hegeliana viene definita come una forma di idealismo radicale, ma è un argomento molto dibattuto. Secondo Hegel “ideale” indica una caratteristica logica sostanzialmente generale che, dunque, spazia in vari livelli. Come una matrioska, le determinazioni non sono assolute, ma rimandano ad altro ed hanno vero significato solo nell’intero.
Algorino
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