La struttura
Scritto in prima persona, il romanzo presenta una narrazione degli avvenimenti che non segue l’ordine cronologico ma si sofferma sugli eventi principali della vita del protagonista. Il linguaggio non è letterario ma ironico e quotidiano unendo dialetti toscani e triestini con parole tedesche.
Zeno è un commerciante figlio di una famiglia benestante e che vive nell’ozio ma ha un rapporto conflittuale con il padre che si porterà dietro a vita. In ogni rapporto prova un senso di inettitudine che avvertirà come una malattia.
I capitoli
La prefazione
In questo capitolo viene introdotta la finzione letteraria intesa come polemica contro la psicoanalisi sviluppatasi in quegli anni nell’Impero austro-ungarico come forma di terapia.
Vengono introdotte poche righe in cui il Dottor S dichiara l’origine del libro e il suo dolore per l’interruzione della terapia proprio quando stava iniziando a produrre i suoi effetti. Pertanto decide di vendicarsi raccogliendo le menzogne e le verità di Zeno. Ci sono diverse interpretazioni sul personaggio del Dottor S associato probabilmente a Sigmund Freud.
Preambolo
Nel tentativo di scrivere qualcosa sulla sua vita, il protagonista si perde in associazioni sulla sua infanzia.
Il fumo
Associata all’inettitudine, il protagonista rivela anche il vizio del fumo che lo accompagnerà per tutta la vita e che è iniziato da quando era adolescente a causa dei rapporti conflittuali con il padre al quale rubava i soldi e in seguito raccoglieva i sigari a metà lasciati per casa.
Tutte le volte che Zeno decide di smettere di fumare, annota la data fallendo ogni volta e rendendosi conto che quell’ultima sigaretta provoca in lui un piacere causato dalla coscienza che dopo di quella non ce ne saranno altre.
Anche andando in una clinica specializzata la situazione non cambia e il continuo rimandare di questo evento rappresenta un atteggiamento nevrotico considerando il fumo come il principale responsabile del suo malessere riflesso del rapporto difficile con il padre.
La morte del padre
Gli ultimi giorni di vita del padre sono caratterizzati da silenzi e incomprensioni in quanto il padre non ha fiducia e stima nel figlio portando quest’ultimo a sfuggire dai tentativi di dialogo. Il protagonista preferisce ricordare il padre come “io divenuto il più debole e lui il più forte”.
La storia del mio matrimonio
Anche il matrimonio rappresenta per Zeno un motivo di inettitudine in quanto, cercando disperatamente una moglie, conosce quattro sorelle figlie di un collega di lavoro. Dopo un rifiuto da tre delle sorelle, Zeno decide di sposare la meno attraente, Augusta, rivelandosi poi la moglie ideale consapevole che il protagonista non la ama in realtà. Anche se rimangono legati da un affetto sincero, Zeno troverà un’amante, Carla.
La moglie e l’amante
Il rapporto con l’amante è anch’esso conflittuale come tutti quelli con la sfera femminile ma per Zeno rappresenta un rimedio per sfuggire alla vita coniugale. La loro storia è definita un’avventura poco significativa ma con il tempo diventerà una relazione passionale fino all’ abbandono di Zeno per un maestro di canto. In questo capitolo viene descritta la morte del suocero di Zeno, considerato come una figura paterna che non ha mai avuto.
Storia di un’associazione commerciale
Invogliato dal cognato, Zeno decide di fondare una casa commerciale iniziando a lavorare senza compenso ma l’attività si rivela poco florida con una perdita di metà capitale come primo bilancio.
Guido convince la sorella a sostenere economicamente metà della perdita inscenando un suicidio che successivamente si rivelerà veritiero a causa di medici poco diligenti. Il triangolo matrimoniale finisce con la partenza di Ada per Buenos Aires.
Psicoanalisi
Questo capitolo è un insieme di lettere scritte dal protagonista in cui afferma che il dottore gli ha diagnosticato il complesso di Edipo fino ad affermare di voler interrompere la terapia in quanto crede di non poter più guarire. Nel finale Zeno rifletterà sulle cause che porteranno alla distruzione del mondo profetizzando una riflessione inquietante.
La critica
La coscienza di Zeno conclude i tre romanzi dedicati al tema dell’inettitudine, oltre ad Una vita e Senilità, Zeno riesce a superare il complesso di inferiorità.
La sua malattia gli impedisce di approcciarsi con il mondo concreto prendendo coscienza di queste sue imperfezioni e potendole modificare. Il processo di cura si concentrerà su una presa di coscienza della personalità e accettazione dei propri limiti. Interessante è il rapporto con gli altri che lui definisce normali ribaltando il rapporto tra malattia e sanità; l’inettitudine ha possibilità di cambiamento, la sanità rappresenta un difetto immutabile.