L’ideologia dell’arte romantica
L’arte romantica segue le ideologie della corrente culturale del Romanticismo, i principali temi sono:
- la natura intesa come mezzo per avvicinarsi al divino, la tendenza all’assoluto, come mezzo che provoca sentimenti opposti nell’uomo che portano a turbamenti, inquietudine (catastrofismo),
- il ritorno al passato medioevale, alla fede e alla vanitas; in pittura si parla di ruderismo e in architetture dell’eclettismo storicistico,
- tendenza verso l’assoluto ed infinito.
La pittura romantica
E’ possibile distinguere varie correnti artistiche nella pittura in base al luogo in cui sono nate. In Inghilterra si svilupparono la corrente visionaria onirica, quella del sublime e la corrente pittoresca, tra gli esponenti principali troviamo William Blake con le visioni dei sogni e gli episodi tratti dai grandi classici, William Turner con la rappresentazione del sublime delle catastrofi naturali e John Constable e le sue rappresentazioni realistiche dei fenomeni atmosferici.
In Germania il massimo esponente è Caspar David Friedrich che si focalizzò nella rappresentazione della natura sconfinata che suscita nell’uomo l’impotenza. Infatti nelle sue opere è ricorrente il ruderismo e la spiritualità come nel famoso quadro “Viandante sul mare di nebbia”. Si diffuse inoltre anche il movimento dei nazareni.
In Francia si sviluppò il romanticismo fiammeggiante con Eugène Delacroix e Jean-Louis Théodore Géricault e quello lacrimoso con Camille Corot e Théodore Rousseau.
Delacroix si concentrò sull'ideologia nazionale con il famoso dipinto “La Libertà che guida il popolo” mentre Géricault rappresenta la realtà dell’epoca e soggetti di cronaca.
In Italia nasce il purismo ed il romanticismo storico con Francesco Hayez che rappresentò soggetti dell’epoca medioevale e tra i suoi più importanti quadri ricordiamo “Il bacio”.
L’architettura romantica
L’architettura che caratterizza questo periodo non mira alla creazione di strutture ma piuttosto è focalizzata sull’ingrandimento degli edifici preesistenti decorandoli senza un preciso stile. Questo portò quindi all’unione dei diversi stili appartenenti a diverse epoche storiche (eclettismo).
Si sviluppò inoltre un’altra concezione di restauro: in passato consisteva nel riparare le opere danneggiate senza modificare lo stile dell’opera stessa, ora invece l’artista con il suo gusto, a partire da un’opera esistente ne crea un’altra seguendo il suo stile.